Infinite scintille di eterica luce abitavano gli antichi cieli,
vibravano invisibili secondo un ordine prestabilito che difendeva
il principio di evoluzione e soprattutto difendeva le Sette Leggi Cosmiche
che avrebbero nel futuro gestito tutta la realtà visibile che da quelle stesse scintille si sarebbe manifestata. Mondi, galassie, stelle, pianeti e i loro abitanti: tutto avrebbe preso forma secondo quelle sette leggi cosmiche che tuttora agiscono e soggiacciono ad ogni divenire.
Il nostro sistema solare fa parte del moto continuo governato da queste Leggi in cui nulla vi è di statico o immobile, il Sole, piccola stella nell’infinito mare cosmico ma importantissima fonte di luce e di vita per noi, fa da perno ai pianeti che attorno a lui ruotano, è il nostro centro focale ed emanazione diretta del Logos Solare. Così come emanazioni lo sono i pianeti, ognuno di essi è portavoce di un Principio, un Archetipo che si manifesta nella materia secondo il ritmo scandito dal tempo di rivoluzione del pianeta stesso attorno al Sole.
Nella piramide delle Sette Leggi Universali Giove rappresenta il principio di corrispondenza che formula l’incipit di ogni evento ‘come in alto così in basso, come in basso così in alto’. Anche il simbolo con cui nella nostra epoca lo rappresentiamo ci dona questa informazione. Il semicerchio indica l’origine del tutto dai cui trarre la scintilla, che diventa materia come ci indica la croce sottostante. Operante in entrambi i mondi, visibile e invisibile, la vibrazione di Giove è la chiave per comprendere come trasformare l’energia cosmica che agisce secondo le Sette Leggi, e riproporla tale nella nostra vita quotidiana.
È il quinto pianeta più lontano dal Sole e il primo di quelli gassosi. La sua massa imponente lo classifica il più grande del sistema solare, il suo significato simbolico è quindi dilatazione, crescita, abbondanza, prosperità. Sono caratteristiche che mantiene anche nell’interpretazione astrologica, dove viene descritto come il pianeta della fortuna e della protezione, del nutrimento che scalda l’anima, il cuore e la fisicità. Il suo ciclo di rivoluzione è di 12 anni, percorre dunque un segno zodiacale all’anno. Ora si trova in quella fascia di cielo astrologicamente denominata ‘Bilancia’, entrato a inizio settembre 2016, vi transiterà fino a ottobre 2017.
Cosa porterà in dono all’umanità questo transito? Due sono le sfacettature interpretative: astronomica e astrologica.
La visione astronomica ci conduce negli spazi siderali e amplifica la visuale di noi stessi poiché ci rapporta al tempo cosmico e permette di sintonizzarci sui nostri accordi animici, mentre il punto di vista astrologico ci immerge nella vita quotidiana e ci può dare spiegazioni sul senso di ciò che ci accade nel ruolo che in quel momento rivestiamo. Giove transita in questo periodo astronomicamente inVergine e astrologicamente in Bilancia.
Quando un pianeta astronomicamente percorre la costellazione della Vergine transita in allineamento con le stelle da cui è formata e in particolare con Spica, la stella alfa. Così sta accadendo a Giove, con esse si fonde e si confonde poiché, sebbene sia un pianeta, esso si rende visibile come fosse una stella molto luminosa e cangiante, impreziosendo della sua luce la costellazione su cui si staglia. Giove sarà in allineamento con Spica nel 2017 a gennaio febbraio marzo e poi ancora a settembre, suo ultimo passaggio. Questo allineamento ci metterà in diretto contatto con il respiro cosmico poiché Giove ci trasporta nello spazio-tempo stellare a circa 250 anni luce, tale è la distanza che ci separa da Spica, stella di colore azzurro molto brillante e magnetica, considerata portatrice di energia guaritrice. La sua sfumatura azzurrognola è indicativa di un potere di penetrare nei meandri più emotivi della nostra psiche e dare un apporto di guarigione irrorandoli con energia fluidificante di valenza femminile. Secondo la posizione delle stelle che formano la costellazione della Vergine, sul suolo francese sono state costruite dai Templari le 11 cattedrali gotiche più importanti dedicate al culto della Madre Celeste. Spica ne rappresenta una, presumibilmente la cattedrale di Chartres. È quindi la vibrazione vivificante e nutriente della Grande Madre che potremo attivare in noi grazie a Giove, che la ‘veicolerà’ fino a noi immettendola a livello eterico nel circuito del campo elettromagnetico del nostro sistema solare. Saremo in grado, se ne diamo il consenso, di attivare a livello profondo il progetto di vita che abbiamo scelto di portare a termine in questa esperienza terrena usufruendo dei talenti a nostra disposizione.
Questo stesso evento si ripete ogni dodici anni, ritmo del ciclo di Giove, ma ad ogni passaggio la disposizione planetaria è sempre completamente diversa poiché i pianeti ruotano con cicli differenti a seconda della loro distanza dal Sole, creando così di volta in volta configurazioni differenti.
Inserendo nella Ruota Zodiacale ogni pianeta secondo la sua posizione astrologica, lo scenario celeste si colora di interessanti implicazioni per lo svolgersi degli eventi terreni, sia sociali che individuali.
Quest’anno 2017 Giove è in dialogo con tutti i pianeti lenti, quelli che determinano i flussi generazionali e gli eventi terreni su ampia scala. Da un punto di vista sociale non è difficile prevedere che il neo eletto presidente degli Stati Uniti d’America irromperà a gamba tesa nel sistema creando scompiglio e ribaltamenti significativi in ambito politico ed economico. Ben lo raccontano i rapporti planetari che se li immaginiamo come rapporti di summit internazionali, possiamo immaginarli molto dissonanti: Giove infatti da quella posizione in Bilancia non riesce a mantenere fede alla sua natura di accoglienza e benevolenza per l’opposizione che riceve da Urano in Ariete e la quadratura da Plutone in Capricorno, l’alta finanza provvederà a mantenersi tale. Il crudele flusso migratorio di intere popolazioni è voluto e sostenuto da chi guadagna proficuo denaro illecito in un commercio dove l’essere umano diviene soltanto merce di scambio, e tutto ciò viene ben camuffato e vestito da ‘spirito di accoglienza’!
A livello individuale ci possono essere screzi e difficoltà nell »Avere poiché è tempo di ‘Essere’, più ci mettiamo in competizione e più compaiono incomprensioni e svalutazioni di sé, ma se ribaltiamo il concetto di identità avremo modo di sviluppare il senso dell’io come unicità e perfetto risultato di evoluzione creativa.
I buoni aspetti che invece intercorrono tra Giove, Saturno in Sagittario e Nettuno in Pesci, potranno favorire l’ampliamento di strutture nel campo sanitario alternativo dove potenziali operatori avranno possibilità di essere riconosciuti nella cura olistica dei disagi psicologici e delle malattie, con la conseguente ridistribuzione della produzione di medicamenti. Se in questo ambito il singolo individuo non ha voce in capitolo, egli ha però facoltà e potere di cambiare la propria vita impedendo a se stesso di essere una pedina nelle mani di altri ed essere spostata a piacimento altrui. La forza di coesione della propria identità deriva da un solo, importantissimo fatto: essere sempre più in contatto diretto con la propria Anima! Questo significa essere in ascolto di se stessi e diventare osservatori di ciò che si è, responsabilmente e in piena fiducia nel Potere Primario della Luce che dirige i mondi e l’intero universo.
E spettacolare a questo proposito è la posizione di Giove che sembra far convergere su di sé l’attenzione di tutte le altre forze planetarie. Le chiama a raccolta per condividere con ognuna di loro la sua gioviale natura. Vuole fare in modo di rischiarare tutte le nostre parti che si fondono e si rispecchiano in ognuno dei pianeti, insieme alla Terra essi percorrono la rotta attorno al Sole e ci invitano al dialogo. Con Saturno in Sagittario Giove sta facendo progetti educativi per allievi desiderosi di intraprendere una nuova strada di successo: è il nostro Maestro interiore che ci sta chiamando. Con Plutone e in Capricorno sta operando per rendere note segretezze ormai del tutto inutili: è il nostro Cuore che ci chiede quanto fedeli siamo a noi stessi. Con i pianeti transitanti in Aquario incrementa la nostra gioia di operare in sintonia con un gruppo attivo e comunicativo. Con Urano in Ariete si confronta nello scegliere il giusto ruolo per essere attivi rivoluzionando vecchie situazioni. E con Nettuno in Pesci si sta incamminando sulla Via Maestra che si apre su ampi scenari di nuova bellezza per donarci la voglia di aprirci fiduciosi alla nuova energia che sta avanzando veloce e poderosamente attiva.
Il ciclo stagionale, determinato dall’inclinazione dell’asse terrestre, si svolge in modo opposto secondo quale emisfero è preso in considerazione. Il segno equinoziale della Bilancia decreta nell’emisfero boreale l’inizio dei giorni sempre più corti e le notti sempre più lunghe, Giove in tale segno assume caratteristiche autunnali rispettando la fase stagionale in cui gli alberi si spogliano pian piano delle loro vesti. Il susseguirsi dei colori delle foglie che diventano gialle, aranciate, rosse, segnalano palesemente che la Natura entra sempre di più in stretto contatto con il Cuore della Terra. Il simbolismo astrologico ci aiuta a comprendere che il significato di ricchezza e prosperità di cui Giove è portatore, non è diretto all’esterno, al possedere e all’apparire, ma al contrario induce a un moto più interiorizzato e intimo verso il centro del proprio cuore, là ove dimora il Sé, la nostra Essenza e il senso del nostro essere qui.
Nell’emisfero sud, con Bilancia inizia il nuovo ciclo, le ore di luce si allungano e diverso è l’apporto di Giove che qui offre la sua carica di vitalistica espansione e di nutrimento energetico in piena sintonia con il periodo. Il suo apporto suggerisce di dominare il senso di possesso e di accumulo per armonizzare i beni e i propri talenti in una condivisione d’intenti. Differenti luoghi, differenti percezioni e intendimenti, ma ovunque sulla Terra l’apporto di questo benefico pianeta attiva l’Archetipo della gioia e prosperità condivise e della corrispondente fede e fiducia nell’universale amore cosmico: ‘come in alto così in basso, come in basso così in alto’.
Laura Bottagisio, gennaio 2017