Il 22 luglio si onora Maria Maddalena. È il giorno in cui il Sole passa da Cancro a Leone e quest’anno 2013 è anche il giorno del Grande Wesak, evento che avviene ogni sette anni e che vede i Grandi Esseri di Luce riunirsi per decidere il destino della Terra e degli Uomini. Quest’anno il 22 luglio è un giorno estremamente importante, la scintillante energia d’amore del Nuovo Femminile accompagnerà il lavoro dei Grandi Esseri che potranno instillare in noi la potenza della Rinascita.
Adattarsi al nuovo ritmo.
Anche i Pianeti, tutti, si fanno messaggeri di questo messaggio e per noi disegnano nel Cielo bellissime figure geometriche che contengono e veicolano vibrazioni di alta ‘densità’. Mercurio sta operando con Urano per sintonizzare la nostra antenna sulle nuove frequenze che da ora in poi pervaderanno la nostra vita. Questo può portare in noi qualche ‘blackout’ energetico e disorientarci nelle nostre attività giornaliere. Ovviamente non vi è da preoccuparci poiché è solo la momentanea ristrutturazione delle capacità percettive del nostro campo elettromagnetico che ci invita a un cambio di ritmo e un cambio di frequenza nella ricezione delle informazioni che arrivano dal cosmo.
Il plenilunio del 22 luglio avviene nel momento in cui Sole e Luna si trovano a 0°06’ dell’asse Leone/Aquario, asse collegato al sistema circolatorio, al sistema nervoso e alla nostra capacità di adattamento al ritmo del battito vitale della Terra. Ed è proprio Urano, pianeta che governa l’Aquario, che va ad amplificare l’attività e il funzionamento, oltre che del corpo fisico, anche dei nostri corpi sottili che desiderano porsi in totale equilibrio per ricevere il grande dono della Rinascita a cui ci sta da qualche tempo preparando il grande trigono tra i segni d’Acqua. In pratica si andranno a rompere i vecchi paradigmi per far sì che la nostra anima possa collegarsi con la nuova spazialità interiore che l’elemento acqua produce in noi. E l’acqua, lo sappiamo, è un buon conduttore di energia, oltre ad essere la rappresentazione dell’Energia del Femminile.
Maria Maddalena ha rappresentato la Grande Dea da tempo occultato. Ora che è giunto il tempo della completa Rinascita, la Dea può presentarsi a noi in tutta la sua grandezza, e la figura di Maria Maddalena si presenta a noi in una nuova versione che ne descrive l’integrità, la forza interiore, la dignità, l’amorevole dedizione, il desiderio di far propria la Volontà Suprema. Ella incarna la potenza della Terra che si riflette nel Cielo quale Grande Dea, la Dea Universale matrice portante di ogni creazione della quale è lei stessa ad avere il potere di nascita, morte e ancora rinascita. Nella nostra tradizione, prima di lei, altre figure hanno personificato lo stesso Principio: Demetra, Iside, Ha Thor, Isthar, mitiche figure che, attraverso la ruota del tempo in cui civiltà sono sorte e scomparse in un continuo divenire, hanno perpetuato questo Archetipo fino a noi.
Maria Maddalena era venerata dai Templari quale Madonna Nera, sua rappresentazione. Il culto della Madonna Nera è fiorito in tutto il bacino del Mediterraneo laddove marcatamente e maggiormente si era perso il profondo legame con la Terra, assolutamente necessario ad ogni essere umano e ad ogni umana attività. In molti santuari dedicati alla Madonna Nera compare il simbolo della doppia M , simbolo stilizzato del nome Maria Maddalena, e la statua che la rappresenta tiene nella mano un globo sormontato da una croce, simbolo alchemico del pianeta Terra. Le Madonne Nere, riconducibili a quelle mitiche dee che evocano il lato non visibile del Femminile e alla cui conoscenza si accede attraverso riti iniziatici, ci ricordano quanto inesauribile è la potenza generativa della Terra che dal suo stesso grembo proviene quale fonte unica e originale da cui si sviluppa e si struttura poi ogni forma vivente. Questo potere le è dato anche dalla sua forza vitale, dal suo amore sempre presente che nutre il frutto da lei stessa creato e portato in forma visibile, copia perfetta di ciò che già è presente nella Cosmica Matrice, nella Mater Dei. E così la vita si riproduce ‘come in Cielo, così in Terra’, ‘ come in alto, così in basso’.
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