I CICLI PLANETARI : MARTE, ENERGIA IN MOVIMENTO
Marte è pura energia propulsiva. Portatore dell’inesauribile Forza Creatrice, di lui Essa si avvale per accedere al Manifestato e immettere la sua Scintilla Divina nel cuore di ogni cosa. Questo è il vero compito di cui Marte si è incaricato. Ogni pianeta ‘riceve’ un compito da svolgere nell’infinito tempo, nell’infinito spazio, il suo specifico ruolo è un cardine nell’economia del sistema solare in cui è immesso. Il nostro codice zodiacale ben ci descrive l’importanza che Marte riveste per noi poiché Ariete, segno che apre la sequenza all’equinozio di primavera, è governato proprio da questo pianeta. Il simbolo attribuito a Marte rispecchia esattamente la sua funzione di accendere la miccia per far sì che ogni desiderio latente nel non-manifestato sia portato a compimento.
Non è una forza planetaria che realizza materialmente, compito che hanno invece altri pianeti come Urano, non possiede la lungimiranza e la fermezza di intenti di Saturno e neppure la profondità emotiva di Nettuno, ma senza la sua forza propulsiva nulla potrebbe accadere e prendere forma qui sulla Terra. Importante, importantissimo, è che il fluire dei desideri sia sempre presente senza però nessun tipo di attaccamento.
Questo è il terreno ideale e perfetto in cui l’energia di Marte è totalmente costruttiva e priva di ogni valenza aggressiva, poiché il non-attaccamento previene ogni forma di amplificazione dell’ego che altrimenti, magnificando se stesso, fatica a considerarsi parte di un corpo sociale e, alla fine, di un Corpo Mistico Universale.
Nella nostra civiltà patriarcale dove la valenza Maschile è ormai decaduta, e nell’eterna danza dell’alternanza delle ere è prossima ad essere imbevuta e sostituita dal Nuovo Femminile, Marte è descritto come il dio della guerra. Questa dicitura, che evoca solo emozioni e pensieri bellicosi, non deriva che dall’uso improprio della sua focosa energia: l’attaccamento al frutto delle nostre azioni, un forte egocentrismo e la non-consapevolezza che noi non siamo che una piccola cellula in un universo infinito dove regna l’Amor che move il Sole e le altre Stelle, come Dante descrive.
Marte è di italica provenienza e nella mitologia più arcaica era dio del tuono, della pioggia e della fertilità, rappresentava quindi gli stimoli naturali che Terra e Cielo proponevano all’uomo. Imbattersi nella sua energia significava manifestare quell’impeto vigoroso, portatore di sempre nuove scoperte evolutive. Marte era il dio Guerriero per eccellenza, sapeva difendere la vita, la procreazione e ne permetteva quindi la realizzazione.
La sua forza operativa e guerriera si è poi nel tempo messa al servizio dell’ego, la parte più immediata e identificativa dell’Essere, limitando così il suo raggio d’azione alla sola sfera dell’io personale, del potere nelle mani di pochi a supremazia delle moltitudini, sacrificando l’originaria funzione di Difensore del Bene Supremo.
Curioso è notare come il suo nome M-ar-te, così come quello del suo corrispettivo greco Ar-es, contenga la prima sillaba di Ar-monia, parola che definisce uno stato di profondo equilibrio, bellezza e benessere.
Il ciclo di Marte è di circa due anni, periodo in cui impiega a compiere un giro completo attorno al Sole. Se il Sole, la cui posizione nella Ruota Zodiacale determina astrologicamente il nostro segno natale, rappresenta la natura dell’energia del nostro nucleo profondo, Marte ne rappresenta l’azione attraverso cui noi espandiamo ciò che siamo e ci permetiamo così di sperimentare la realtà duale in cui viviamo. Il simbolo di Marte, un cerchio da cui si diparte una freccia, descrive proprio il moto energetico che mette le nostre capacità interiori in un movimento creativo teso a coinvolgersi con ciò che trova nel mondo esterno, condizioni che si vengono ad instaurare proprio grazie all’alternarsi di stato tra il nostro interno e il nostro intorno.
Nel sistema solare Marte si presenta subito dopo la Terra che ci rappresenta in quanto esseri umani e, così come Mercurio e Venere, è definito un pianeta della personalità la cui funzione è quella di veicolare l’energia proveniente dalla nostra fonte solare interiore e farla agire concretamente nella vita pratica. Nel momento in cui il vigore di questa energia marziale rimane prigioniera nella griglia dei nostri schemi mentali e si nutre delle paure delle nostre emozioni così soffocate, essa inverte la sua direzione e opera ‘al contrario’. Rimane disorientata e confonde quando, dove e con cosa attivarsi come moto di azione/reazione, attacco/difesa. Le malattie autoimmuni ne sono un tipico esempio, così come patologie ulcerose, infiammazioni, eruzioni cutanee. Allora il cuore, rappresentato dal Sole archetipo dell’energia divina, più non riesce a risplendere, non sa più dare né ricevere amore, non è più sincronico al suo battito naturale. A tutto ciò può subentrare de-pressione o sindromi di abbandono poiché è l’ego che prende il sopravvento sul Sé.
Il ritorno all’equilibrio è di facile soluzione, basta solo ripercorrere le tappe del percorso a ritroso e dare libero sfogo al nostro Marte bloccato ‘invertendo’ l’azione che gli è propria dall’interno all’esterno.
In un tema natale individuale il ciclo di Marte inizia ogniqualvolta esso si ritrova sulla stessa posizione che occupava al momento della nascita e descrive, nel corso di circa due anni, come la persona riesce a gestire e a rendere costruttiva la sua azione convogliando la sua vitalità verso mete precise, oppure se fallisce in questo compito dovendo ripetere l’esperienza nei successivi due anni con un nuovo ciclo.
Essendo Marte quel pianeta che identifica la qualità delle nostre azioni, esso condiziona il buon funzionamento di tutte le sfaccettature della nostra personalità e quindi i rapporti ciclici che intrattiene anche con il Sole, e soprattutto con Venere, ci danno una chiara visione dell’evoluzione dell’anima incarnata. Intervenendo nelle storie sentimentali come forza di attrazione, contribuisce a scrivere una trama affettiva vissuto come romanzo d’amore, commedia leggera o dolorosa tragedia, tutto dipende da quanto la persona sia identificata nella sua personalità sintonizzata nell’ego o nella sua essenza profonda sintonizzata nel Sé. Molto interessante e simbolicamente parlante è il suo rapporto ciclico con Venere.
Astronomicamente la Terra orbita tra Venere e Marte che, essendo i due pianeti ad essa più vicini, si riferiscono a livello simbolico ai fattori più intimi della personalità umana e descrivono la reazione più o meno spontanea agli eventi senza alcun riferimento alle condizioni sociali esterne o a imposte moralità poiché essi corrispondono ai bisogni primari e fondamentali dell’umana natura, alle esigenze da cui nessuna persona può prescindere per il conseguimento della propria autonomia che si basa sulla sicurezza di sé, sul sentirsi amati e valorizzati, dall’esplorazione del mondo al di là di ogni paura, e in ultimo dalla piena consapevolezza di aver messo a frutto tutti i propri talenti latenti alla nascita.
La prossima congiunzione che si produrrà tra il Sole e Marte, suo alleato nel muovere e promuovere nuove azioni evolutive e benefiche per l’umanità, sarà ad Aprile del 2013. Ci sarà dapprima un poderoso allineamento al novilunio del 10 Aprile che vedrà congiunti in pochissimi gradi Sole, Luna, Marte e Venere, grazie al quale avremo l’opportunità di disintegrare i nostri limiti e liberarci da tutte le maschere che abbiamo dovuto o voluto indossare fino a quel momento per presentarci così come realmente siamo nella nostra Essenza, e allo stesso tempo far crollare senza nessuna remora tutto ciò che non ci permette questa liberazione. Ciò significa che se grande lavoro avremo già fatto su noi stessi, questo atto non ne sarà che la benefica conseguenza e metterà in moto quel processo evolutivo di identificazione con la nostra Essenza, per ora forse solo intuito e non formalmente accettato anche dalla nostra parte mentale che tende invece a mantenerci sempre nel limitato mondo dell’ego.
Dopo qualche giorno, dal 14 al 18 aprile, Sole e Marte cammineranno insieme sullo stesso identico grado e saranno comunque congiunti ancora per circa un mese. In questo periodo cominceremo a vedere i frutti della nostra crescita personale interiore che poco per volta matureranno per donarci finalmente la possibilità di impiantare la nostra vita su nuovi modelli di pensiero, a cui potranno seguire azioni tese a realizzare un benessere comune diffuso ed equiparato. Radicare nella Terra e nell’Umanità questi nuovi paradigmi sarà facilitato proprio da questa poderosa congiunzione tra Sole e Marte con cui iniziano il loro prossimo ciclo, un divenire capace di rivoluzionare il concetto che abbiamo di noi stessi, della Terra, del Cielo e dell’Universo per darci così l’opportunità, finalmente, di sentirci parte del Cosmo intero, uniti nell’unica vibrazione dell’Amore, Uno nell’Uno.
LB