CICLI PLANETARI: MERCURIO, IL MAGO
Nella simbologia astrologica Mercurio rappresenta lo scambio incessante d’informazioni senza il quale la vita non potrebbe esistere. È continuo lo scambio tra il Cielo e la Terra, tra i pianeti e le stelle che compongono l’armonia cosmica dove dimora il divino, tra le cellule che compongono il nostro corpo caduca abitazione della nostra anima.
Assimilabile all’elemento Aria, l’energia Mercurio è di tipo leggero, pervadente, elettrico, mentale, essa è provvista di quella capacità di permeare ogni cosa, è il soffio di vita che, venuto dalle profondità del Cielo, s’immette nella materia vivificandola dal suo interno.
La mente è uno strumento importantissimo e fondamentale all’evoluzione dell’uomo, proprio per le sue qualità mercuriali di mobilità ed elasticità essa non può che far parte di questa complessa simbologia che prevede, oltre allo scambio diretto d’informazioni tra l’essere dentro e l’essere fuori, anche il compito di trasmutare ciò che nella memoria cellulare non riesce a venire a galla alla coscienza perché bloccato da incomprensibili paure. Una mente attiva e dinamica può fare in modo che traumi emotivi vissuti dall’anima affiorino e subiscano quel processo mentale di revisione che restituisce vigore e dignità all’esperienza fatta, ripulendola da tutte le scorie emotive che l’hanno fatta crescere a dismisura e che hanno prodotto un ammasso energetico privo di qualsiasi utilità ai fini dell’evoluzione e, al contrario, nella maggior parte dei casi di inibizione al fiorire delle qualità dell’anima, conferendo caratteristiche degenerative che contrastano il benessere psicofisico.
A volte la leggiadria fa intrinsecamente parte del lavorio della mente e allora è quello il momento in cui ogni cosa diventa leggera, piacevole, fresca e capace di operare in sintonia con la vita per fare in modo che ogni blocco si sciolga come la neve al sole caldo della primavera. Quando invece la mente si crogiola in pensieri fissi e s’immobilizza su concetti sempre uguali che si trasformano poi in preconcetti, allora quello è il momento in cui l’anima si sente sempre più prigioniera e incapace di esprimersi. In quel frangente ogni blocco si cristallizza e diventa duro e freddo come il ghiaccio, più difficile da dissolvere.
La mente gioca brutti scherzi a chi è incapace di cogliere la bellezza della vita, la bellezza che c’è in ogni essere umano, la bellezza che permea ogni semplice manifestazione d’amore. Quale strumento umano, il suo compito è quello di fare da ponte tra il visibile e l’invisibile assecondando e assaporando ogni stimolo esterno che possa risuonare con sfaccettature interiori e, come fosse un respiro, riemettendo all’esterno ciò che l’anima ha elaborato da quella esperienza. Mercurio sovrintende ogni tipo di scambio e nel corpo umano regola il ritmo del respiro, scambio primo fra tutti necessario alla vita terrena. L’atto di respirare, automatico e svincolato dalla nostra volontà, perfettamente riflette il cosmico respiro, ogni pianeta emette e dà, ogni stella, ogni galassia, ogni più piccola particella dell’universo, evolvendo e producendo così energia vitale, prana, attraverso cui le informazioni ovunque possono essere trasportate in un movimento incessante e senza tempo.
Nell’alfabeto simbolico dello Zodiaco, Mercurio governa i Gemelli segno dove sono ubicati bronchi e polmoni, la Vergine segno preposto allo scambio cellulare di informazioni, ed è esaltato in Scorpione dove aiuta ad espellere scorie psichiche e fisiche che non devono essere più trattenute perché divenute ormai prive di vitale energia.
Nella sua posizione in Scorpione assume la figura del Mago ma anche dell’Angelo, entrambi operano nell’invisibile per modificare il visibile. Il primo usa la bacchetta magica per attirare a sé la forza magnetica del prana e convogliarla in un accadimento visibilmente reale, il secondo è provvisto di ali, segno evidente della sua natura celeste che può spaziare dalle più remote sfere dell’anima fino al quotidiano movimento nella fisicità.
Bacchetta magica e ali si ritrovano nel Caduceo il bastone alato, uno dei simboli più antichi della Terra, esso potrebbe anche indicare la trasformazione di ciò che Mercurio rappresenta nella sua prima espressione, quella cioè di comunicatore, in quella che è la sua più profonda essenza di agente vivificatore ed essenziale alla vita, nella sua accezione di permutatore delle forze radianti da un centro, in forze convergenti verso un centro e ovviamente, viceversa, in un moto a spirale. Dal centro alla periferia ‘c’è un mondo di vasti orizzonti dove suoni e colori compongono mille armonie, le mille armonie si incanalano nel profondo dell’io, il profondo dell’io cerca spazio vitale e produce emozioni istintive, le emozioni istintive si fissano su schemi mentali e producono pensieri coscienti’. Dalla periferia al centro ‘l’azione altro non è che la conseguenza del pensiero cosciente, i pensieri coscienti nascono dall’informe mentale, l’informe mentale è l’insieme degli impulsi emotivi, gli impulsi emotivi soggiacciono nel profondo dell’Io, nel profondo dell’Io vi è la Porta che si apre sui più vasti orizzonti’. Questi due movimenti non sono altro che le due fasi di uno stesso respiro, fondamentale funzione di Mercurio.
L’importanza che Mercurio assume in un tema natale è quindi evidente, ci riporta comunque sempre al concetto di comunicazione, scambio, contatto, movimento, e quindi vita.
Il ciclo di Mercurio si accompagna a quello del Sole. Per un fatto puramente astronomico, dalla nostra visuale terrestre esso non si discosta dal Sole per più di 28° e quindi proiettato su un grafico zodiacale esso sarà nello stesso segno del Sole o nei due segni contigui ma mai si allontanerà più di così. A livello interpretativo questo significa che per comunicare e manifestare ciò che siamo non possiamo prescindere da un contatto percettivo – intellettivo e usare quindi la nostra parte mentale, astrologicamente Mercurio è infatti addetto al sistema nervoso periferico, all’intelletto e all’uso del linguaggio. Ma la mente se mal utilizzata può anche impedire alla nostra luce interiore di brillare perché offuscata e soffocata dai troppi pensieri che si accalcano e non riescono a trovare la via per prendere vita. Alcuni definiscono la mente ‘la pazza di casa’ per descrivere come essa può farci andare in affanno mentale quando prende il sopravvento sul cuore.
Pensare affannosamente significa uscire dal ritmo del cuore che anche fisicamente accelera il suo battito disconoscendo il suo naturale respiro, i 72 battiti al minuto con i quali il cuore mediamente irrora e porta la vita in ogni nostra cellula hanno un profondo significato nella scienza numerologica. Settantadue sono gli Angeli secondo la Kaballah che attorniano il trono di Dio del quale divengono i nomi, 72 sono gli anni in cui l’ascendente cosmico si sposta di un grado nella ruota zodiacale, è con l’angolo di 72° che si inscrive in un cerchio una perfetta Stella a cinque punte in cui si ritrova il numero aureo.
In quanto più vicino al Sole, Mercurio ha il ciclo di rivoluzione più breve di tutti i pianeti che è di circa 88 giorni ma dalla prospettiva terrestre, nello Zodiaco, esso non si discosta troppo dal Sole e ha quindi la sua stessa periodicità, la differenza è che mentre il Sole è regolare nel suo cammino, Mercurio sembra danzargli attorno in moto alternato, diretto e retrogrado, per tre volte in un anno solare, e a seconda se sorge o tramonta prima del Sole in un tema natale ha due letture diverse per quel che riguarda, in entrambi i casi, l’uso o l’abuso della sfera mentale.
Quando Mercurio sorge prima del Sole, in un tema natale viene interpretato come una mente progressista, che si compiace di percorrere strade nuove mai percorse prima, colui che la possiede non si cura del giudizio altrui e tende inoltre a sacrificare il presente per vivere di più in un ipotetico futuro verso cui proietta i suoi obiettivi, con il rischio però di non riuscire ad assaporare il presente e viverlo nella sua spontaneità e immediatezza.
Chi nasce invece nel momento in cui Mercurio sorge dopo il Sole ha tendenzialmente una mentalità più legata alle tradizioni, alle conoscenze acquisite, e basa i suoi giudizi sul passato. Se da un alto questo modo di usare la mente può essere rassicurante e dà la certezza che la saggezza e le esperienze acquisite non si perdano ma si mantengano in vita, dall’altro può conferire un atteggiamento troppo razionale che non osa discostarsi dalla norma collettiva limitando così ogni tipo di evoluzione. Ovviamente questi due modi di usare la mente sono entrambi assolutamente necessari e utili nella loro funzionalità positiva.
Le orbite dei pianeti non perfettamente circolari e la diversa velocità con cui compiono il loro moto intorno al Sole producono astronomicamente l’effetto che a volte sembrano rallentare, fermarsi e poi tornare indietro, il pianeta viene allora definito ‘retrogrado’ e assume un significato importante soprattutto nella lettura del tema natale in chiave karmica.
Mercurio ogni un anno fa tre di queste soste quando si trova in stretto allineamento con il Sole. Nel 2011 si producono nei tre segni di fuoco, Ariete, Leone e Sagittario così come nel 2012, a sottolineare la necessità che ora abbiamo di riscoprire in noi la forza proiettiva e propositiva della mente grazie alla quale è possibile creare nuovi modelli evolutivi a tutti i livelli, economici, sociali, politici, così come interiori e caratteriali, per poter meglio affrontare la sfida di un mondo nuovo.
LB