Plutone, il Trasmutatore

I CICLI PLANETARI : PLUTONE, IL TRASMUTATORE

Sebbene negli ultimi anni ai confini del nostro sistema solare siano stati scoperti altri due corpi celesti che potrebbero essere assimilabili a due nuovi pianeti, Plutone rimane per il momento quello più lontano dal Sole, la sua orbita fortemente ellittica lo differenzia notevolmente da quella degli altri pianeti e, per le sue piccole dimensioni, alcuni astronomi neppure lo considerano un pianeta ma semplicemente un asteroide. Da un punto di vista astrologico ha invece un grande valore simbolico poiché a lui vengono conferiti dei significati che notoriamente non sono facilmente integrabili e assimilabili nel vivere quotidiano proprio per il loro profondo e determinante ‘peso’, Plutone è infatti legato al concetto di Ombra. Parlare di Plutone significa parlare del lato più nascosto della nostra personalità, quello che a volte non desideriamo neppure conoscere poiché affonda in una profondità di cui non se ne afferra la fine. Ed è solamente nel momento in cui riusciamo a portarci a contatto con il nostro centro irradiante e cristallino, quando passiamo quindi dalle lusinghe dell’ego alla magnificenza luminosa della nostra essenza, che Plutone può finalmente operare con la forza e la potenza che gli sono proprie, passando però attraverso la nostra consapevolezza e non più intaccando la nostra vita con i suoi effetti a volte piuttosto devastanti.
In quanto legato all’Ombra, a Plutone viene attribuito il regno degli Inferi e collocato nelle profondità della Terra, luogo ove mille misteri insoluti non trovano la via della luce e dimorano nel buio di una notte senza fine. Questa descrizione si è subdolamente insinuata nella memoria collettiva della stirpe umana e per secoli ci ha tenuto lontano dal considerare la Terra quale nostra grande Madre, ci ha reso insensibili al contatto amorevole con lei e ci ha impedito di vivere la nostra fisicità come il suo dono più grande. Rinnegando la Terra, l’uomo ha rinnegato la sua parte femminile sottomettendola e defraudandola del suo valore.
Negli Inferi ci sta dunque l’inferno, luogo di perdizione, dove per l’eternità si vive in uno stato di separazione da ciò che viene definito paradiso, luogo invece idilliaco dove brilla perennemente la luce. La distinzione tra luce e buio è quella che ha definito la linea di demarcazione tra bene e male, gioia e dolore, vita e morte e ci ha resi inconsapevoli di come invece queste non siano altro che le due fondamentali sfaccettature dell’Unica Realtà che non ha inizio né fine, non ha nome ma tutto pervade, non si vede ma dimora nel cuore di tutte le cose.

Un’immagine che ben rappresenta la vitalità creativa di Plutone è quella del seme che, quale portatore del potenziale di ciò che sarà, racchiude in sé una forza e un potere immenso conferitogli dalla vita che perpetua così se stessa in un continuo divenire. Nel seme, sebbene occultata, vi è già presente la forma di ciò che visibilmente poi si manifesterà ed è ovvio che è di fondamentale importanza il modo in cui questo seme viene nutrito dopo l’istante della fecondazione. In quest’ottica la fecondazione diventa un attimo di esaltante energia, vibrante in un caleidoscopico gioco di mille luci che diventano poi le mille cangianti sfaccettature della realtà visibile. Nella dialettica astrologica il pianeta complementare a Plutone è Proserpina che simboleggia la Grande Madre, l’Utero che accoglie il seme, il Sacro Crogiuolo in cui si produce l’alchimia della Vita, e astronomicamente è collegabile a uno dei due pianeti di recente scoperta. Ormai è risaputo che nuovi pianeti vengono scoperti quando l’umanità è in grado di coglierne l’essenza simbolica e portare alla luce della coscienza ciò che era ancora dormiente nella memoria collettiva. Così la scoperta di Proserpina (che per contenerne la potenza creativa, la decadente mentalità patriarcale ha subdolamente rinominato Eris, dea della discordia e della separazione) afferma prepotentemente il completo risveglio del grande Principio Femminile, da millenni negato.
Nel mito che li riguarda essi hanno una storia d’amore alquanto complessa e sofferta, che interessante sarebbe riscrivere alla luce di questa nuova visione di un Femminile rinato dopo millenni di un patriarcato che l’ha sottomesso e ben denigrato.
Proserpina non è ancora un pianeta ufficialmente considerato nella pratica d’interpretazione astrologica e quindi non lo possiamo considerare quale elemento di divenire ciclico.
Conosciamo invece perfettamente il ciclo di Plutone.

Il ciclo di Plutone

Quale pianeta più lontano, Plutone orbita nelle regioni periferiche del sistema solare, e ruota attorno al Sole lungo un’orbita non perfettamente circolare ma molto ellittica con una ciclicità di circa 250 anni. Proprio dovuto al fatto che il suo moto di rivoluzione è così eccentrico, anche il suo percorso nella Ruota Zodiacale risulta particolarmente significativo, transitando nei dodici segni con tempi molto diversi in quanto quando si trova alla massima distanza dal Sole dista da esso ben 52 volte più della Terra, quando invece si trova nel punto più vicino esso si trova a sole 30 volte la distanza Terra-Sole. Nel segno dello Scorpione, pianeta di cui è incontrastato signore, compie il suo passaggio in circa dieci anni, nell’opposto segno del Toro vi transita invece in un tempo raddoppiato di circa vent’anni.
Questa sua ciclicità astronomica si riflette quindi anche nel suo passaggio nei segni zodiacali e ne determina l’attivazione simbolica in termini energetici con effetti importanti sugli eventi dell’umanità e della Terra stessa. Plutone viene, infatti, annoverato tra i pianeti cosiddetti ‘generazionali’ poiché la sua vibrazione cosmica si riflette sulle vicende umane e sui fatti storici che condizionano o promuovono passi epocali nella storia umana a tutti i livelli, politico, sociale, economico, spirituale.
La sua energia vibra con le profondità della Terra e dell’essere umano e il suo passaggio determina quindi sempre un movimento di distruzione, trasmutazione e rinascita, processo vitale fondamentale affinché si produca ogni tipo di evoluzione. Come ogni pianeta, stella, asteroide che popolano l’universo infinito, anche Plutone è al servizio dell’evoluzione della cosmica coscienza e quindi nella sua spirale magnetica esso tende a sottomettere alla sua forza tutto ciò che non è in linea con l’andare equilibrato e armonioso delle cose, adoprandosi per distruggere ciò che ne impedisce il fluire per poi trasmutarlo e renderlo potenza creativa.
Plutone è stato scoperto il 18 febbraio 1930 e in quel momento transitava nel Cancro, segno profondamente emotivo. La rilevanza sociale che ne è derivata è stata per noi occidentali l’elaborazione della metodologia psicoanalitica che ha visto in Freud il suo fondatore. Sondare e scoprire che nell’uomo esiste una parte emotiva del tutto occultata, un serbatoio ove si accumulano desideri inespressi e traumi rimossi, ha portato una nuova conoscenza di come la struttura dell’uomo è complessa e di come si può intervenire con una mirata metodologia in caso di patologie psichiche e disagi emotivi.

Molto affascinante è studiare i transiti di Plutone nei vari segni zodiacali e gli eventi che hanno determinato passaggi storici di grande rilevanza. Purtroppo il più delle volte la potenza dirompente di Plutone si è incanalata in fatti distruttivi ma questo dipende solo dall’uso che l’essere umano ne fa. Un esempio su tutti è la bomba atomica lanciata su Hiroshima, quel giorno Plutone in Leone era in allineamento con il Sole, nella simbologia astrologica aspetto di grande potenza energetica che la mano dell’uomo ha reso irrimediabilmente distruttiva. ‘Mi parve che il sole fosse calato sulla terra per poi risalire, Dio mio che cosa abbiamo fatto’ queste parole che ha pronunciato colui che ha premuto il pulsante sganciando l’ordigno e vedendone poi l’effetto devastante, danno drammaticamente testimonianza di come la natura umana spesso devia da ciò che è, non solo il bene comune, ma anche l’anelito verso il trascendente, verso l’invisibile realtà parallela, dimora dell’anima emanazione divina.
La funzione di Plutone è quella, nel bene e nel male, di destabilizzare e completamente demolire per poi far sì che si produca una completa rinascita, purificata dalle ceneri della distruzione. Nella vita individuale questo è ciò che avviene almeno una volta nel corso dell’esistenza poiché attraverso questa prova importante possiamo prendere consapevolezza della profonda alchimia che sottostà a ogni manifestazione in cui il ciclo di vita, morte e resurrezione, perennemente si produce. Appare chiaro dunque che il potere che conferisce l’energia plutonica deve essere saggiamente gestito, ben incanalato verso scopi di prosperità e bene comune.
Dall’inizio degli anni quaranta al 2008 Plutone è transitato tra Leone e Sagittario, ora si trova all’inizio del Capricorno e lo percorrerà fino circa il 2024. Questi saranno anni di profondi cambiamenti strutturali, sia all’interno della società sia nelle vite individuali. Il mondo sembra rispecchiarsi ora in un abisso dal quale emerge con forza e vigore un nuovo stato di Coscienza che tutto contiene. Dalle profondità della Terra e del cuore degli uomini, regno incontrastato di Plutone/Proserpina, la Luce Cristallina del nuovo Piano di Coscienza illumina della sua luce ogni cosa che rinasce dal buio di millenni di separazione dal Cuore Sacro di Dio. Passando dal mito alla storia reale, Plutone in Capricorno delinea dunque una nuova forma di potere, quello della Nuova Coscienza indissolubilmente legata al Tutto. Fiorisce in noi, nella Terra e nell’universo la nuova struttura cristallina che non produrrà più nessuna ombra, nessuna separazione, ma solamente la gioia costante di vivere nella Luce Divina.
LB

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