Osservare il cielo stellato ci apre a una visione di noi stessi quali esseri dall’illimitato potere creativo, lo stesso potere di nostra Madre Terra, da lei lo abbiamo ereditato in risonanza perfetta con l’attivatrice forza del Cielo. Ogni stella che i nostri occhi vedono fa risuonare una parte di noi che si attiva con il linguaggio dell’amore. E’ così che la Terra comunica con gli altri pianeti e stelle, galassie e buchi neri, in un’eterna danza che tutto racchiude. A questa danza noi tutti siamo invitati a partecipare, ma per poterlo fare è necessario voler intraprendere una via dove imparare i passi fondamentali di questa danza sublime.
Per noi che ora qui sulla Terra abitiamo e che non abbiamo ancora del tutto imparato il linguaggio del cuore che muove i passi di questa cosmica danza, sono i pianeti del nostro sistema solare che fanno da ponte tra ciò che vediamo e ciò che crediamo di non poter vedere o percepire. Fra di essi è Saturno quello che meglio assolve questo compito poiché, come settimo pianeta, è l’ultimo a poter essere visto con gli occhi fisici, dopo di lui i pianeti sono osservabili solo con telescopi o……con gli occhi eterici, gli occhi del cuore.
Saturno viene normalmente raffigurato nell’atto di divorare i suoi figli, oppure come un vecchio che con la sua falce sopprime la vita. Niente di più errato poiché Saturno toglie solamente ciò che non serve più alla crescita e all’evoluzione, taglia i rami secchi ormai privi di linfa vitale, ci priva di quello a cui rimaniamo saldamente ancorati nonostante esso ci impedisca di proseguire nel tessere il romanzo della nostra vita e, se noi siamo consenzienti, Saturno stabilisce il punto zero da cui ripartire e la nuova tappa da raggiungere, focalizzandone al tempo stesso lo scopo.
Saturno il malefico, come veniva e viene ancora a volte chiamato, vuole ora essere riconosciuto per quello che è, ristabilire la sua vera funzione di guida e diventare così il nostro maestro interiore. Esso è l’INTENTO, nerbo e fattore portante che sostiene ogni azione intrapresa e che ne concretizza la manifestazione nella realtà vivente.
Il suo glifo è composto da una croce che sormonta un’onda sinuosa quale fosse un serpente in movimento. La croce è un simbolo della materia, delle quattro direzioni, ma anche dell’Albero del Mondo che nelle quattro direzioni si proietta. Il serpente rappresenta l’onda del tempo che per noi qui ora sulla Terra diventa il tempo tridimensionale, e rappresenta anche il potere creativo che trova la sua forma, la struttura per poter rendersi manifesto. Il simbolo che rappresenta Saturno vibra dunque di un’altisonante nota che percorre l’intero asse poiché risuona dalle profonde viscere della terra alle più alte vette da cui si domina l’intera visione di ciò che vi è e di ciò che si è.
La configurazione planetaria che accompagna quest’anno il novilunio in Bilancia del 15 ottobre pone in primo piano proprio l’energia catalizzatrice di Saturno e ci dà suggerimenti su come cambiare i nostri parametri sulle funzioni di questo pianeta, che non è da temere ma da ben assecondare.
La Luna Nuova avviene verso mezzogiorno nel momento in cui il Sole e Luna congiunti sono dunque allo zenith. Secondo la lettura astrologica del grafico calcolato per quel preciso momento, l’Ascendente è Capricorno, e sia la Bilancia che il Capricorno sono due segni zodiacali governati da Saturno che diventa quindi la nota fondamentale su cui si basa la melodia che ci accompagna per un mese, fino al novilunio successivo dello Scorpione in novembre. Nel grafico si nota che Saturno stesso si trova anch’esso allo zenith, vicino a Sole e Luna, astrologicamente quella è una posizione privilegiata poiché è il punto più alto del percorso giornaliero del Sole. (continua)