TROVARE DIO

   Da quando, fin dagli inizi, hai preso coscienza di te stesso quale essere incarnato, hai sondato il tuo mondo per trovare indizi che spiegassero il significato della tua esistenza. Hai guardato in tutti gli spiragli immaginabili e riflettuto sulla vastità del cosmo infinito. Hai esaminato attentamente la saggezza spirituale offerta da quelli che si ritenevano esperti in materia. E ne hai seguito religiosamente le istruzioni, di vita in vita, sperando di emergere in qualche modo, alla fine dei tuoi giorni, con la risposta.

   Però non importa in quali situazioni culturali ti sia trovato, le domande portavano solo altre domande. Più profonda era la tua esplorazione e più profonde le tue comprensioni, più profonde sorgevano domande dai più intimi recessi della tua mente insaziabile. Alla fine le tue domande ti hanno portato in questo posto e a questo momento. E anche se forse senti che hai già interpretato questo copione, stavolta c’è una conoscenza più profonda che è diversa.

   Infine, sembra che ti sei avventurato in uno stato d’essere in cui cominci a sentirti stanco delle domande. Adesso ti annoia tutto il processo di contornare il perimetro di quello che cercavi all’inizio. Istintivamente, infatti, sai che le risposte non si trovano affatto ‘là fuori’, né dentro la sfera mentale. Questa conoscenza agognata al livello più profondo non sarà compresa, neppure dopo ancora mille vite di ricerca spirituale ‘cosciente’, perché non si può raggiungere l’irraggiungibile. Non si può sperare di  sondare l’incomprensibile. Non si può arrivare a una destinazione da cui non ci si è mai allontanati. Si può semplicemente sapere di essere qui-Ora.

   Qui non troverai il ‘Dio’ esteriorizzato che speri ti attenda da qualche parte, al di là di questo posto. Qui non troverai le risposte alle infinite domande filosofiche in cui ti sei cullato da tempi immemorabili, né la saggezza che temi ti sfugga ancora. Non finché continui a cercarla. Qui puoi sperare solo di trovare e stesso. E così facendo sperimenterai forse un momento di squisito abbandono, e poi un altro. E forse, nel momento eterno dell’ ‘Adesso’ , saprai che Sei quello che cercavi da sempre. Lo saprai. Non perché hai accumulato una sufficiente quantità di conoscenza e di comprensione, ma semplicemente perché Tu Sei Questo, pienamente presente nell’esperienza che ne fai, l’esperienza della Connessione Divina, il gusto di quell’Essenza. Tutto qui.

galattica rappresentazione IBOC 567 R   Sei arrivato ora nell’occhio del ciclone. Lo sai perché ci sei già stato.  Anche se sei passato tante e tante volte davanti alla porta che dava su tutto ciò cui aspiravi,  ti sei anche avventurato nell’intimità di questo rifugio quando meno te l’aspettavi. E ormai lo senti familiare, confortevole e sicuro.

   E pensavi che qui sarebbe l’ultima sfida. L’illuminazione, una bella parolona. Trovare Dio: un concetto intimidante, solo perché credevi che lo fosse. In verità tutto è così semplice e il tuo attaccamento all’illusione  che fosse altrimenti è quello che ti ha fatto costantemente tornare, vita dopo vita, fosse mai questa la volta in cui ‘tutto ti sarebbe chiaro’, la volta in cui tu risolveresti l’enigma e incontreresti veramente Dio, e conosceresti la verità, una volta per tutte. E questa volta, lo è.  (tratto da ‘UNO’ di Rasha )