Luna Nuova in Scorpione, elemento acqua e fuoco (Luna e Sole) si sono incontrati il 7 Novembre, nel segno della rigenerazione che, in questo segno, avviene attraverso la trasmutazione. Strana Luna questa, dove l’aggettivo strano calza benissimo con lo Scorpione. Novilunio nei gradi centrali del segno, quelli di Mercurio. Allora tempo di capire noi stessi, magari con l’ausilio di un mentale obbligato a confrontarsi con il rinnovamento per essere strumento idoneo. Magari tempo di essere e di esserci, prima ancora che di capire e capirsi e la comprensione verrà, ma bisognerà fare un atto di fede, come indica la quadratura di Mercurio a Nettuno. Questa Luna si verifica veramente a metà strada tra l’Equinozio d’Autunno e il Solstizio di Inverno. Anticamente nella prima decade dei segni fissi si celebravano delle feste intermedie appunto tra Equinozi e Solstizi ed erano momenti in cui si onoravano le energie della stagione in cui ci si trovava, con rituali appropriati. Nello specifico nei giorni precedenti a questa Luna si celebrava la ricorrenza di Samhain, antica festa celtica oggi sostituita da Halloween e da Ognissanti. Gli antichi celti dividevano in due l’anno solare e per essi Samhain era il Capodanno, la fine dell’estate ed il momento di ripartenza per quello che sarebbe stato il nuovo anno solare. Mi viene in mente che nello Scorpione, troviamo la trasparenza del Sole secondo la Morpurgo, che può essere interpretato come la sede della nostalgia, del ricordo dell’essenza del pianeta. Ed in questo segno il Sole rende bene l’idea del suo passato splendore, in Ariete quando le giornate si allungavano ed  in Leone, al massimo della sua potenza di calore. Ed è vero che qui, ognuno di noi, se la può solo ricordare o dovrei dire immaginare e riviverla nella propria interiorità, nelle giornate corte e buie dell’autunno. È indispensabile cercare la luce dentro di noi, è indispensabile fare luce dentro di noi, è indispensabile recuperare vitalità attingendola dall’energia accumulata, trasformandola ora in carburante, in risorsa. A partire da questo novilunio, si rende manifesto il tempo propizio per percepire la spinta verso il nuovo ciclo e il bellissimo trigono con Nettuno ci permetterà di attuarlo in modo fluido e possibilista. Sono tutte rose e fiori?

Certo che no, il Mercurio ferito racconta di un’interpretazione i cui limiti ci fanno sentire confusi ed incompresi ma, ancora una volta per una buona causa. Non è possibile conoscere l’intero progetto di quanto si manifesterà in primavera, né sarebbe opportuno, come al bruco non è dato di sapere in quale farfalla sarà trasformato. È una configurazione molto speciale questa dell’autunno, Urano si riposiziona in Ariete e ne esce in primavera, mentre Giove sta per passare in Sagittario, dove si fermerà un anno. Dunque ancora fuoco, quello arietino e quello sagittariano, fuoco dell’azione e fuoco della fede ci accompagneranno in questo percorso di ri-generazione profonda. E pure il Nodo Nord, passerà dal segno del Leone a quello del Cancro spostando il Darma dal principio di miglioramento del lignaggio – Leone al principio di appartenenza – Cancro, dunque, tutti noi, individui consapevoli della propria identità, saremo chiamati ad esprimere il nostro valore in seno famiglia, alla patria e alla razza umana.  Mi sembra anche oltremodo significativo che ad una congiunzione Sole – Luna, si unisca un bel trigono Marte – Venere, anche questo aspetto, preciso al grado. Si direbbe proprio che i pianeti favoriscano l’armonia tra il nostro lato maschile e quello femminile e magari, chissà, anche tra le donne e gli uomini in generale. Una volta tanto potrebbe essere più facile comprendere che è l’unione a fare la forza e non la separazione o peggio ancora la sopraffazione dell’altro. In ultimo, ma non certo per importanza, la presenza di Saturno e Plutone in Capricorno. Il primo nella decade del suo domicilio ed il secondo nei gradi centrali, quelli di Marte. I due pianeti del karma individuale (Saturno) e di gruppo (Plutone), si trovano in un segno severo e rigoroso, ormai da qualche tempo, forse per questo le prove che dobbiamo affrontare ci sembrano più difficili del solito. Ed anche in questo caso è emblematico e potente che il principio karmico personale e trans-personale parlino la stessa lingua. Tutto questo mi fa ben sperare e pensare ad una grande apertura di coscienza. E quale periodo potrebbe essere più appropriato per un progetto così importante e di grande portata,  che il cuore dell’Autunno, quando tutto è in embrione ed in rinascita?

Maria Filippone – mariafil@libero.it

8 Novembre 2018