SOLSTIZIO D’INVERNO 2016 – 21 DICEMBRE ORE 11,46
L’etimologia della parola Solstizio deriva dal latino solstitium composto da sol, sole, e sistere, arrestarsi, significa quindi ” momento dove il sole si arresta nel suo punto più alto”. Il sole nel giorno del solstizio giunge alla sua fase più debole in quanto a luce e calore, punto di massima oscurità, ma dal solstizio in poi, torna vitale e “invincibile”, sol invictus, appunto, sole invitto. In inverno il punto solstiziale è in Capricorno, dunque corrisponde al momento in cui il Sole entra nel segno del Capricorno. Il passaggio del Sole in Capricorno accade quest’anno con Ascendente Pesci, a 9.48°, per noi che lo accogliamo in Val Susa. Grado tebaico molto interessante, dove ho trovato scritto (in latino) “Fortunato colui che ha potuto conoscere la causa della cose”, Virgilio. Denso di significato direi per noi che abbiamo la fortuna di vedere l’inverno nascere sotto questi auspici, perché l’Ascendente dipende dall’ora, certo ma anche dal luogo, già spostandoci a Torino ci spostiamo al grado successivo dei Pesci, che ha una valenza diversa. Dunque è questo un grado di approfondimento e di spinta a trascendere, in senso generale e, quest’anno ancora di più, essendoci Nettuno proprio sopra l’Ascendente. La prima casa del Solstizio è la personalità del periodo che ci apre la porta dell’inverno, che entra in relazione con la nostra, di personalità. La metamorfosi impregna questa nascita e ci chiama alla magìa delle cose e ci chiede di affidarci al nuovo ciclo con serietà ed impegno, come il Sole in Capricorno e in X^ ci rammenta. Siamo chiamati a stare nel nostro limite terreno con cognizione di causa e a strutturare le nostre aspirazioni, secondo la nostra verità. Per onorare il Saturno al M.C. in Sagittario siamo chiamati a visionare con giustizia le nostre ambizioni, affinché gli strumenti in nostre mani siano adatti a conquistarle. Siamo chiamati a sviluppare un senso di appartenenza che vada oltre il nostro giardinetto familiare e siamo chiamati a trasformare i nostri bisogni personali, alla luce dei bisogni collettivi. Forse è giunto il tempo di riconoscere che le spaccature che ci tormentano sul piano personale, in termini di disaccordo tra il nostro femminile e il nostro maschile, tra il nostro sentire e il nostro agire, altro non sono che bisogni esasperati che alimentano un ego esagerato, come ci indica la quadratura tra Sole e Luna in questo momento, quadratura che è visibile sotto forma di mezza Luna nel cielo. Ci sentiamo dimezzati, siamo spezzati, aneliamo all’unità e ci viene richiesto di rendercene conto. Ci viene richiesto di guardare laddove chiediamo amore agli altri, come riflesso di un amore per noi stessi che non abbiamo. Ci viene richiesto di guardare laddove accusiamo gli altri per non essere riusciti ad essere o a fare quello che desideriamo, invece di comprendere che se la nostra volontà avesse avuto la giusta struttura, avremmo raggiunto la cima della montagna. Ecco la quadratura riflessa sulla nostra vita, raccontata da un inizio inverno che spinge la volontà a manifestarsi e a combattere con una forza che ha bisogno di fede luminosa, altrimenti non trova corpo. Proprio nei giorni precedenti Marte, pianeta della forza, è entrato nel segno dei Pesci ed è in aspetto di sestile con il Sole in Capricorno. Positivamente questo aspetto ci può raccontare che forse dobbiamo credere, davvero, in quello che diciamo di volere, per trovare la giusta forza per raggiungerlo. In chiave conflittuale entriamo nel vortice dell’ombra dove il vittimismo dei Pesci, si associa con il senso di espiazione (capro espiatorio) del Sole in Capricorno e fa sì che ci si senta sacrificati sull’altare di un Dio che non ci riconosce come figli prediletti e ci sentiamo divorati. La nostra consapevolezza, il senso dell’Io dentro di noi, farà la differenza. Certo è che la Luna in Bilancia ed in VII^ casa ci obbligherà ad affrontare le nostre separazioni e non soltanto in termini di relazione. Non ci è permesso di sentirci separati senza soffrire, può essere una chiave di lettura. E ancora senza il giusto amore per noi stessi possiamo solo sentirci separati e incompleti. I nostri piccoli bisogni non trovano pace e non trovano forma, se non nella giustizia e nell’equità bilancina che trascende l’io troppo egoico e lo obbliga alla collaborazione. Questa Luna in Bilancia deve pure rendere conto alla Venere, signora del segno, che si trova in Aquario e in 12^ a confermare che l’amore deve essere evoluto, deve comunicare coi valori di Nettuno e Urano affinché il senso di separazione non ci faccia sentire il freddo della solitudine e dell’incomprensione. È una Venere da grandi aspirazioni, dunque saranno amori con la A maiuscola quelli a cui dobbiamo aspirare. Chiedere amore agli altri è l’ombra del nostro non saperci amare e dare amore in equilibrio e armonia è la chiave per risvegliare in noi il sentimento autentico, che esula dalla dipendenza ma nuota nella libertà di entrambi. Neppure la comunicazione ha vita facile, Mercurio in Capricorno arriva dall’incontro terribile e straordinario con Plutone, con cui si incontrerà di nuovo nel mese di gennaio, perché si trova in moto retrogrado. Persino i pensieri dunque si trovano ad essere ammantati da energie plutoniche. Cosa ci vogliono dire? Forse che la leggerezza in questo momento non può esserci e siamo chiamati ad un pensiero che deve essere profondo ed indagatore. Pare che anche per la spensieratezza mercuriale sia tempo di trasmutazione. Gli infantilismi devono essere superati e, poiché siamo responsabili certamente anche dei nostri pensieri, è ora di accorgerci che è tempo di pensare con saggezza invece che comunicare in modo frivolo e qualunquista. Solo così la congiunzione di Mercurio a Plutone si manifesterà nell’alchimia di un pensiero che, attivato dalla forza interiore, si farà portavoce della volontà di un Io – Sole, interpretandolo nella giusta luce. Proprio nel momento in cui la Luce più fioca del Sole, parlerà con le parti meno luminose di noi, chissà se quella stessa Luce, iniziata a nuova vita, ci restituirà fiducia di credere finalmente nell’invincibilità del nostro essere solare? All’Equinozio l’ardua sentenza…
Maria Filippone – 24 Dicembre 2016