Aquario

Aquario - collage laura bottagisioAQUARIO –  segno fisso di elemento Aria  – dal 22 gennaio al 20 febbraio

La natura è ancora addormentata ma comincia ad emettere le prime onde vitali dell’imminente risveglio, dell’inizio del suo nuovo ciclo, e si rende visibile dando i primi segnali. Alle nostre latitudini compaiono i bucaneve, fiori leggeri che sembrano essere sospesi tra un periodo stagionale e l’altro  quasi volessero fare da collegamento tra ciò che potenzialmente è e ciò che sicuramente sarà.

Onde, onde energetiche, elettromagnetiche, onde cosmiche, ecco ciò che descrive il glifo dell’Aquario h. Le due onde parallele rappresentano la struttura grazie alla quale l’energia si propaga, l’onda elettrica e l’onda magnetica, insieme, ci permettono di ricevere le informazioni dall’infinito mare cosmico in cui siamo immersi.

 Le riceviamo e poi le immettiamo, riconvertite, nel nostro divenire quotidiano, a volte inconsciamente,  altre volte in modo sapientemente consapevole. Queste informazioni si trasmettono in noi dapprima a livello sottile attraverso i sette centri eterici principali, percorrono poi il sistema nervoso e il sistema cardiocircolatorio per essere alla fine ‘metabolizzate’ a livello fisico nella nostra struttura cellulare. Se fossimo privi di questo contatto con l’universo, da cui a livello eterico assumiamo  l’energia vitale che ci occorre, non saremmo in grado di vivere poiché il khi, ovunque presente, è ciò che ci nutre.  Alcuni studiosi di simboli  attribuiscono l’Aquario alla carta n. ….dei Tarocchi, le Stelle, a sottolineare la sua fondamentale funzione, è un segno che riceve e dà come una ricetrasmittente. Nel buon funzionamento di ogni organismo vivente, la cooperazione cellulare  è indispensabile per far sì che ogni attività metabolica venga svolta nel migliore dei modi. Collegato al sistema nervoso centrale e al sistema cardiocircolatorio, Aquario  svolge il compito di trasmettere impulsi, di far circolare stimoli ormonali e sostanze nutritizie in modo fluido e continuo, la sua vibrazione permea dunque tutto  l’organismo.

È ormai conoscenza acquisita che il sangue, non solo veicola nutrimento fisico ma mette in circolo, a livello energetico, anche il prodotto dei nostri pensieri. Così pensieri di gioia  apporteranno  al nostro complesso energetico un’energia ristoratrice,  grigi  e tristi pensieri procureranno un alimento che andrà a detrimento della vitalità di ogni cellula.

Aquario, in quanto segno d’aria, sa come alleggerire i pensieri troppo pesanti e schiaccianti, sa staccarsi da quelle emozioni che ancorano nelle  torbide acque della tristezza e della depressione, sa come aprirsi un varco verso le stelle. La sua naturale abilità è di trovare la via d’accesso verso il riconoscimento totale che siamo parte di una vastità  in cui ci si può liberare da ciò che ci inchioda ad un modello sempre uguale a se stesso.

’Essere liberi come l’aria’ è uno degli obiettivi preferiti da chi nasce sotto questo segno che anela alla libertà in ogni sua forma, libertà di pensiero, libertà di movimento, libertà di essere se stessi senza vincolanti condizionamenti.

 Il suo modo di comunicare è affabile, sa giostrarsi e mettersi in un buon rapporto di scambio con le innumerevoli persone che costellano la sua vita, normalmente aperta al sociale, estroversa e proiettata verso gli altri. Sa, con fine diplomazia, assecondare le svariate caratterialità con cui viene a contatto e, a differenza del suo contiguo segno Capricorno che lo precede, a volte è propenso ad accettare qualche compromesso  pur di agevolare il buon andamento dei rapporti, oppure a volte, come un’anguilla, sembra guizzar via quando vi è troppo coinvolgimento emotivo  in cui si sente soffocare, questo perché non ama badare ai dettagli e alle, a volte, incalzanti esigenze di amici, parenti e conoscenti. Non ama neppure la supremazia sotto qualsiasi forma essa si presenti, né subordinare o essere subordinato,  non ama porsi come capo così’ come averne qualcuno poiché promuove la libertà d’espressione e sa trasformare l’autorità in autorevolezza.

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Laura Bottagisio

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