Magico è il momento dell’Equinozio d’Autunno. L’equilibrio perfetto tra il giorno e la notte lascia per quell’attimo il Tempo come sospeso prima dell’avvento della stagione del buio. La Terra rivolge lo sguardo in se stessa. Meticolosamente, con grande maestria, la Natura segue questa tendenza e muta i colori della sua veste che assume toni aranciati, bruni, rossicci, segnali evidenti che la verde linfa si ritrae e acquieta il suo fluire.
I quattro cardini che sostengono le Quattro Porte che immettono da una stagione all’altra sono i solstizi e gli equinozi, importantissimi passaggi dell’annuale ciclico divenire sulla Terra. Astrologicamente essi sono legati ai quattro segni della croce cardinale, Ariete equinozio di primavera, Cancro solstizio d’estate, Bilancia equinozio d’autunno, Capricorno solstizio d’inverno e quindi ai quattro elementi fuoco, acqua, aria, terra.
Queste quattro fasi che accompagnano e determinano lo scorrere del tempo sulla Terra, si possono graficamente rappresentare secondo un’onda regolare che interpreta il fluire del tempo così come noi lo percepiamo. In questo fluire le fasi di luce e di buio si allungano e si accorciano secondo un copione prestabilito sempre uguale a se stesso e al quale la Terra, protagonista principale, si abbandona producendo le trasfomazioni che avvengono nella Natura.
Ciò che mai è uguale è la vibrazione che permea quest’onda e che, perennemente cangiante ci instrada, a volte anche obbligandoci, nel nostro percorso evolutivo. Noi, esseri senzienti, spesso non abbiamo più la percezione di questi cambiamenti che producono comunque variazioni profonde in noi poiché, figli della Terra, a lei siamo strettamente collegati.
Ci stiamo avvicinando ora al magico momento dell’equinozio d’autunno che il passaggio del Sole dalla Vergine alla Bilancia determina, e che quest’anno 2012 avverrà il 22 settembre alle ore 16,49. Nel grafico astrale calcolato per questo momento si può vedere come le forze planetarie fanno da ponte tra il nostro tempo quotidiano e il tempo cosmico in cui comunque siamo costantemente immersi e che stiamo ora imparando a percepire dentro di noi. E’ soprattutto la Luna che ci può dare la netta percezione di questo cambio dimensionale in noi, in quel momento essa transita esattamente in allineamento al Centro Galattico e ci può proiettare in uno spazio interiore in cui venire a contatto con l’Origine, la Fonte da cui tutto proviene e a cui tutto ritorna. La Luna è strettamente in contatto con tre dei pianeti più esterni del nostro sistema solare, Saturno, Nettuno e Plutone, con essi interagisce scambiando quelle informazioni di luce, pace e amore che attinge dal Centro dei Centri e che registra in noi, nel nostro complesso energetico, nel cuore di ogni nostra cellula poichè essa governa le nostre emozioni così come governa l’acqua di cui è formato il 72% del nostro corpo, la linfa che in esso scorre, gli umori acquosi che esso produce.
Ma la magia di questo giorno si protrae fino a sera quando la Luna, oltrepassato il Centro Galattico astrologicamente proiettato a 27°Sagittario, entra in Capricorno dove forma il primo quarto di Luna, esattamente alle ore 21,40. Il grafico astrale di quel preciso momento è come un canto che si innalza dal cuore stesso della Terra per collegarsi al Cuore profondo dei Cieli, la figura geometrica che si forma è un triangolo isoscele, il cosidetto Yod o Dito di Dio, formato proprio dalla Luna, da Saturno e da Lilith in quel momento sorgente all’orizzonte.
Nel linguaggio astrologico quando un pianeta ‘sorge’ significa che viene portato alla luce, Lilith, sfaccettatura del Femminile considerata dalla memoria patriarcale come il femminile oscuro, risorge dalle buie profondità in cui era stata da immemorabile tempo relegata, per nuovamente risplendere e ricomporre la Grande Dea Madre in tutta la sua completa Essenza e bellezza.
Il Femminile risorge luminoso e il Maschile non può fare altro che riconoscerlo e in lui compenetrarsi. La dualità diventa unità, tutto questo è ciò che può avvenire in noi. Possiamo così divenire creatori di noi stessi, opere viventi direttamente alimentate dalla Fonte Creatrice, Padre/Madre di tutte le cose.
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