Dal 12 al 22 novembre assistiamo ad un bellissimo passaggio planetario, di grande impatto evolutivo per questa Terra così martoriata da brutali eventi atti a minare l’essenza stessa dell’Essere Uomo. Tutto si sta ‘robotizzando’ e ogni cosa sembra impregnata di un’anima telematica che sta pian piano prendendo possesso della nostra mente, oscurando l’Anima vera, profonda, che respira in noi. Essere consenzienti a questa involuzione spirituale intossica il nostro campo elettro magnetico che si imbeve sempre di più di falsi desideri e illusorie acquisizioni.
Il transito in questione è il passaggio di Giove a 26-27° Sagittario in perfetta congiunzione con il Centro Galattico che sulla Ruota Zodiacale in quei gradi si trova. Detta in ‘astrologhese’ questa affermazione non suscita nessuno stimolo emotivo o intellettuale. Ma proviamo a dispiegarne il vero significato, e forse per qualcuno potrebbe essere la scintilla capace di far scattare una indomita reazione verso questo progetto malsano che si sta dispiegando davanti ai nostri occhi.
SAGITTARIO – IL SENSO DEL SUONO
Qualche tempo fa in uno studio astrologico sui dodici sensi ho attribuito al Sagittario il senso del Suono:
“La terza fase del processo alchemico, la Rubedo, è il rosso che espande calore e forza vitale. Il rosso è il colore che contraddistingue il Fuoco, elemento a cui appartiene Sagittario che ne sintetizza l’essenza profonda. La punta dello Scorpione, scolpita dalla materia per forare le tenebre e rinascere alla luce, nel Sagittario diventa Freccia luminosa che si proietta nel cosmo infinito dove non esiste vuoto, ma ove tutto è Suono, suono primordiale della Parola Divina che prende consistenza e diventa solida materia attraverso la fisicità di sistemi galattici, di stelle e pianeti, e di noi esseri individualizzati, coscienti e consenzienti.
La materia racchiude, o imprigiona, la potenza di questo Suono, e fintantoché non viene riconosciuto esso non può operare secondo la dialettica che porta dalla dualità all’unità. Vibra in noi e il più delle volte non ascoltiamo la musicalità della sua presenza costante, ma per poterlo riconoscere non possiamo fare altro che lasciarci da esso attraversare e liberarlo nelle emozioni, nei pensieri e nelle parole. Dopo essere usciti dalle tenebre che avvolgono la nostra coscienza, siamo liberi di ascoltare il suono della nostra anima che è stabilmente sintonizzato agli accordi celesti, così come lo è il pianeta su cui abitiamo, il cuore di Madre Terra vibra alla frequenza della Luce che altro non è che il Suono della Madre Cosmica, matrice di ogni forma di vita.
Sagittario è il ritorno alla nostra origine divina, nel linguaggio zodiacale questo è il segno del domicilio notturno di Nettuno, grande archetipo delle potenzialità senza confini, della magia che supera e governa la materia, pianeta che proprio in Sagittario fa la sua prima apparizione nella Ruota Zodiacale, come a confermare che prima di poter accedere direttamente alla bellezza e all’armonia delle sfere, occorre superare le precedenti otto tappe, o sfide, che la Vita terrena ci chiede di affrontare, spogliarci del superfluo, rinascere nuovi e senza quegli attaccamenti che ci mantengono nelle sabbie mobili dell’illusione.” https://www.laurabottagisio.com/it/lo-zodiaco-dodici-sensi/ .
IL CENTRO GALATTICO
Il nostro sistema solare si trova alla periferia della galassia e il suo ciclo attorno al Centro Galattico è di circa 225 milioni di anni, un tempo cosmico che la nostra mente non può certamente contenere ma con cui siamo comunque in sintonia grazie ai nostri corpi più sottili sincronizzati ad esso. Nel 2006 Plutone si è allineato al Centro Galattico a 27°Sagittario, da quel momento si è aperto un tunnel spazio-temporale (wormhole) attraverso il quale ci possono raggiungere informazioni cosmiche di grande portata evolutiva per il Nuovo Piano di Coscienza, ogniqualvolta un pianeta transita in quella posizione. https://www.laurabottagisio.com/it/2012-si-aprono-le-porte-del-nuovo-piano-di-coscienza/
Ora sta dunque transitandovi Giove, il più benevolente tra i pianeti. Portatore di crescita ottimismo salute e prosperità, amplifica però a volte anche l’acquisizione di beni altrui, riservandosi poi l’onere e l’onore di riportare nella giusta via il maldestro atto di sottrazione. È infatti legato alla giustizia, sia umana che divina. Transitando in Sagittario esso si adopera per riportare le situazioni nell’onda evolutiva e luminosa a scapito di ogni tipo di sotterfugio. Specificatamente, durante i dieci giorni in cui è allineato al Centro Galattico ci offre l’opportunità di osservare con occhi diversi quei piccoli dettagli della quotidianità che ci opprimono e che ci rendono difficoltose eventuali scelte e cambiamenti di vita. Questo suo passaggio, dal 12 al 22 novembre, è accompagnato da Mercurio retrogrado in Scorpione. Nel linguaggio astrologico i due pianeti sono in rapporto dialettico, Giove è l’istruttore che insegna e Mercurio l’allievo che ascolta, Giove è parola e Mercurio è udito, entrambi preposti quindi alla comunicazione.
Giove a 27° Sagittario e Mercurio retrogrado nei gradi centrali di Scorpione ci pongono in totale ascolto e accordo con la Voce del cosmo. Ci insegnano che la vibrazione è il linguaggio che ci mette in contatto con l’universo attraverso una comunicazione profonda e intensa ma contemporaneamente fluida e leggera. Leggerezza è l’antitesi di superficialità.
Essere superficiali significa aver creato volutamente una barriera tra conscio e inconscio e stabilire un rapporto comunicativo di natura ‘orizzontale’ eludendo il mondo emotivo; essere leggeri significa aver stabilito un contatto più o meno costante tra conscio e inconscio e comunicare in modalità ‘verticale’, scendendo nella profondità emotiva per trasformarla in atto creativo. La leggerezza unisce la Terra al Cielo, il nostro io all’IO SONO.
Il plenilunio che avviene il 12 novembre accompagna il primo giorno di allineamento Giove/Centro Galattico e conferma ulteriormente l’apertura verso una comunicazione attiva, solidale con la nostra parte creativa che si fa beffe della standardizzazione telematica a cui ci vorrebbe condurre la globalizzazione. L.B.