di Maria Filippone.
La grande congiunzione di Plutone e Saturno del 12 gennaio 2020, ha attivato e scatenato una energia paragonabile ad uno tsunami, ribaltando i nostri schemi ed i nostri valori totalmente. Mi aspettavo il passaggio alla Nuova Era e chi mi conosce da vicino lo sa, sa quanto ho guardato a questa congiunzione con timore reverenziale. E tuttora mi rendo conto che, trattandosi dei due signori del karma, Saturno – individuale e Plutone – collettivo, il loro proposito si svelerà mano a mano, nel suo scopo e nella sua portata, perché parliamo di archetipi potenti che sono al di là della nostra comprensione immediata. Intanto ci hanno fermati, Saturno ha sancito i limiti, confrontandosi con Plutone, signore della morte e della rinascita e per me è chiaro e palese che morte e nascita non sono antitetici ma complementari. Ed in questa ottica di cooperazione tra queste due energie che dobbiamo cercare di accogliere questo evento. I demoni interiori del collettivo(Plutone) hanno preso forma (Saturno). È vero che Saturno e Plutone si congiungono ogni 33 anni circa e nel corso del 1900 si sono congiunti a maggio 1915, in Cancro, ad agosto del 1947, in Leone e a novembre del 1982, in Bilancia, ma in Capricorno, segno rigoroso e severo, bisogna andare indietro di moltissimo tempo. Inoltre il Capricorno è la sede di Saturno. Bisogna allora soffermarsi con un po’ più di attenzione sui valori di questo segno, non per niente mi sentivo timorosa di fronte a questo evento epocale. Consulto il “Trattato dei Sette Raggi” di Alice Bailey nel quale trovo scritto: ”il Capricorno indica il punto più alto, oltre il quale non si può salire…al raggiungimento della vetta segue la caduta o la gloria dello Spirito…Poiché la natura materiale è al culmine, immense possono essere le possibilità spirituali”.
E allora possiamo interpretare in questo modo, forse l’ambizione materiale (Capricorno) deve morire (Plutone) per trasmutarsi in ambizione spirituale – ascesa (Saturno). Possiamo dire che dal punto di vista evolutivo il Capricorno rappresenta il limite che si può valicare solo con l’ascesi, cammino solitario di crescita individuale che siamo costretti a fare tutti, nostro malgrado. La Luna Nuova in Pesci del 23 febbraio, ha dato il via agli effetti di questa potente congiunzione. Ci ha buttati nel caos, termine collegato al segno dei Pesci, archetipo sia di ansie spropositate che di principi di trascendenza. Era tempo di chiudere un’epoca e quale momento migliore del tempo dei Pesci, ultimo segno dello Zodiaco? Allora viene logico ipotizzare che la ripartenza sarà proprio in questa Luna Nuova in Ariete, che si produce il 24 Marzo, quattro giorni dopo l’Equinozio di Primavera. E mentre la Luna Nuova in Pesci trovava Venere quadrata a Giove, indice di problemi di salute dilaganti, questa Luna arietina trova, fortunatamente, Venere in trigono allo stesso Giove, dunque questi problemi di salute possono trovare la giusta collocazione ed avviarsi alla soluzione? Sono convinta di sì, sono convinta che dal 24 Marzo in poi, giorno dopo giorno ci avvieremo alla risoluzione del problema, fermo restando che, se tutto è iniziato con questa congiunzione, i tempi per rientrare completamente saranno decisamente più lunghi e soprattutto saranno imprescindibili da un grande cambiamento, che deve attivarsi in ognuno di noi. Indietro non si può più tornare, è chiaro che nulla sarà come prima, a tutti gli effetti questo mese di quarantena è una forma di iniziazione per tutti noi. Non siamo andati spontaneamente nel deserto? Bene, il deserto è venuto da noi. Anche se, invece del deserto, regge meglio il simbolismo della vetta da scalare, da ascendere. È vero che ormai Saturno è entrato temporaneamente in Aquario e che i due Titani non si congiungono più, ma ormai siamo arrivati al punto più alto, oltre il quale non si poteva più salire e da qui si prosegue solo con un grande salto di evoluzione individuale. Si congiungerà ancora nel corso dell’anno Plutone con Giove, ma non più, fortunatamente con Saturno. Questa Luna Nuova in Ariete segue di pochi giorni l’Equinozio di Primavera. L’Ariete è il segno dell’Io, dell’identità, è la scintilla dell’Io che si identifica e si differenzia tra le miriadi di altre scintille, unendosi con le quali, diventa il sacro fuoco da cui ognuno di noi proviene e verso il quale ciascuno deve tendere.
La grande congiunzione ha aperto un’epoca e questa Luna Nuova ne è il primo germoglio, germoglio che lotta per manifestarsi. Luna Nuova che si forma a 4° e 12 dell’Ariete, congiunta a Chirone, mitico centauro, simbolo del guaritore ferito. Chirone mette l’accento sulla nostra ferita e dice in che modo possiamo utilizzarla per guarire. Allora forse è tempo di guarire proprio il senso di identità di cui il segno dell’Ariete è rappresentante.
Il pianeta che presiede a questa Luna Nuova è Marte, fortissimo in Capricorno congiunto ed in mezzo ai due protagonisti principali di tutta la storia, Plutone e Saturno. Dire che la forza è con questa Luna mi sembra il minimo. È una forza però nascosta e sotterranea, da casa 8^. Cosa può significare? Forse che siamo lasciati soli a crescere il nostro germoglio solo in apparenza, mentre sotto, sotto una grande forza porta avanti il progetto del nostro crescere. Ma anche che il percorso è un investimento collettivo da casa ottava. In termini più semplici stiamo uscendo piuttosto feriti dalla nostra battaglia personale e, questo forzato incontro con le nostre fragilità, richiede progetti ed equilibri nuovi. Cooperiamo, allora, con l’energia di Marte, disponibili ad un allenamento quotidiano di crescita e di sviluppo della nostra autonomia a tutti i livelli. In questo modo le ferite personali evidenziate dalla Luna Nuova in Ariete, troveranno la forza, nonostante le paure affrontate e da affrontare. Il reggitore dell’Ariete in Capricorno dice come curare la nostra fragilità individuale, con i principi sani del Capricorno: saggezza, autonomia e responsabilità. E poiché Marte rappresenta anche la lotta, allora dobbiamo impegnarci per questi principi. La congiunzione di Marte con Plutone dice che le risorse le abbiamo dentro di noi. È una Luna Nuova che porta in embrione timori ed ideali, grandi possibilità di aperture che possono attecchire solo per mezzo della fiducia in noi stessi. Questo periodo complesso mi fa pensare ad una storiella tratta dal libro di A. de Mello “La preghiera della Rana” che si intitola “Fare amicizia con il Drago” che racconta così:
Un uomo si recò dallo psichiatra e gli raccontò che tutte le notti vedeva un drago con tre teste lungo oltre tre metri. Aveva i nervi a pezzi, non riusciva più a dormire ed era sull’orlo dell’esaurimento. Aveva persino pensato al suicidio. “Credo di poterla aiutare”, disse lo psichiatra, “ma devo avvisarla che ci vorranno uno o due anni e le costerà tremila dollari”. “Tremila dollari!”, esclamò quello. “Lasci perdere! Me ne torno a casa e me lo faccio amico”
Secondo la mia interpretazione il Drago è rappresentato da Plutone e mai come in questo periodo è tempo di entrare il contatto con i nostri demoni – draghi che sono stati ingabbiati e narcotizzati dietro vite frenetiche e insensate. Questo è il momento giusto per vincere le paure e portare il nostro contributo al collettivo. Se la Luna Nuova in 11^ ci propone di esprimere gli ideali, i progetti di rinnovamento in cui ci riconosciamo, perché non usare per lo scopo l’energia combattiva e propositiva del Marte capricornino? Affrontiamo con coraggio ed umiltà la situazione contingente, assumendoci la responsabilità del nostro operato, smettendo finalmente di dare la colpa agli altri di quello che non va. Ripartiamo, come vuole l’Ariete, a testa alta o dall’alto, come vuole il Capricorno e allora il miglioramento sulla Terra di cui Urano in Toro va argomentando sarà una realtà. Non mi stanco mai di ripetere che le energie dei pianeti si esprimono secondo il terreno che trovano, di per sé non sono né positive, né negative. Allora facciamo in modo che i principi più sani dell’Ariete e del Capricorno vengano fuori, questo solo dipende da noi. L’Ascendente di questa Luna Nuova per l’Italia del Nord è a 28 dei Gemelli, segno che riguarda ancora le vie respiratorie e Mercurio il suo reggente si trova ancora in Pesci, ma in buon aspetto con Urano e nel corso del mese andrà in sestile a tutto il raggruppamento in Capricorno, una schiarita all’orizzonte è prevedibile. Inoltre Saturno è entrato da qualche giorno in Aquario e per un pò di tempo non dovremo preoccuparci per la mancanza di segni d’Aria che ha contraddistinto questi ultimi due anni, tranne che per il passaggio dei pianeti veloci. Riscontro sempre periodi di difficoltà quando i valori dei segni d’Aria sono assenti perché l’Aria rappresenta l’adattabilità, gli ideali e le relazioni ed ovviamente il respiro. Diciamo da tempo che siamo nell’Era dell’Aquario, dunque Saturno che entra nel segno dovrebbe sancire i diritti sacrosanti che il segno dell’Aquario rappresenta: libertà ed uguaglianza, oltreché diritti del collettivo anteposti ai diritti del singolo. Credo che sia possibile creare veramente una struttura dell’identità di ognuno, assolutamente nel rispetto del collettivo, la Luna Nuova forma un aspetto di sestile con Saturno. Sappiamo che nei due anni e mezzo precedenti Saturno, nel suo transito in Capricorno, ci ha confrontato pesantemente con la realtà e questo periodo ne è il culmine. Il passaggio in Aquario alleggerisce il peso, in quanto quello che doveva dire l’ha detto. In sintesi in Capricorno ci ha chiesto di strutturarci, di dare una forma alla nostra realtà. Da ora in poi ci viene richiesto di cooperare per il bene comune, secondo la nostra propria struttura. Ribadisco che dall’Equinozio in poi, siamo nel nuovo anno zodiacale e la prima Luna Nuova apre le danze ai germogli – progetti che abbiamo accresciuto dentro di noi. Troviamo e alimentiamo il coraggio, l’energia positiva di Marte impegnandoci a riscoprire in noi la forza per combattere, come dice il grande filosofo, Rafael Payeur, “una guerra costruttiva che annichilisca l’azione delle forze negative dell’involuzione”. Così Marte sarà il risveglio dell’Eroe dentro di noi.
Maria Filippone, 19 Marzo 2020
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