Quando feci il grafico della Luna Nuova in Bilancia, del 16 Ottobre, avevo notato subito che sarebbe stata una Luna difficile, per la quadratura esatta a Plutone e non avevo resistito a redigere anche il grafico della Luna successiva, ossia quella del 15 Novembre, che fortunatamente si fa con un sestile perfetto a Plutone e a Giove; avevo pensato istintivamente che le situazioni provocate dalla Luna di Ottobre sarebbero state riparate o risolte dalla Luna di Novembre. L’ultima decade del segno dello Scorpione è sotto il dominio di Marte, pianeta considerato dagli antichi come il grande malefico e che, solo con l’astrologia psicologica è stato finalmente considerato come necessario per la crescita e l’affermazione dell’individualità. Da fine Giugno 2020 Marte si trova, in sosta, nel segno dell’Ariete, dove rimarrà fino al 6 Gennaio 2021. Il suo moto per percorrere l’intero Zodiaco è di due anni, dunque, mediamente, sosta in ogni segno poco più di un mese e mezzo, perciò questa è una situazione abbastanza eccezionale. Tra l’altro mi sono presa la briga di guardare dal 1890 ad ora, quando si fosse verificata una situazione analoga di sosta del pianeta in Ariete ed è accaduto in modo simile solo nel corso del 1941; le altre soste in Ariete comprendevano anche il segno dei Pesci o quello del Toro. Questo dato fa riflettere e ci induce a pensare ad una eventualità abbastanza rara, a maggior ragione perché si tratta di un pianeta veloce. In questo momento, per tutto il mese di Novembre, si trova nei gradi centrali del segno dell’Ariete. La decade centrale del segno dell’Ariete è sede dell’esaltazione del Sole, quindi i due pianeti, pur non essendo in aspetto tra di loro sono in comunicazione profonda, per dirla in termini astrologici sono in mutua ricezione. Dunque, questa Luna Nuova, deve necessariamente interagire con i valori del pianeta in questione. Intanto facciamo un passo indietro e diciamo che Marte in Ariete è nel suo domicilio, per cui la sua energia è forte e la si riconosce a vari livelli. Marte è il Dio della Guerra e ha a che fare con il bisogno dell’identità di affermarsi. Se il Sole è la volontà, Marte è la capacità di mettere energia nella volontà affinché si affermi. La storia della Tavola Rotonda è una buona simbologia per chiarire i ruoli dove, Artù è il Sole – Re e Marte è Lancillotto, il più forte dei cavalieri. È vero che il Sole ha il ruolo principale, ma è altrettanto vero che senza il coraggio e l’assoluta dedizione del Cavaliere al proprio Re nulla si conquista. Tornando ai giorni nostri, questa sosta di Marte in Ariete ha avuto il compito di mostrarci molti lati marziani di ognuno di noi: quanto siamo disposti a rischiare per il nostro Sole – Re? Quanta energia mettiamo nell’affermazione dei nostri principi, della nostra essenza più profonda, quanto siamo autentici e leali a noi stessi? Perché potessimo rispondere a queste domande siamo stati confrontati con grandi paure, con una guerra psicologica senza esclusione di colpi e la sconfitta più amara può essere stata solo quella della separazione, la separazione del Cavaliere, dal suo Re. Nella peggiore delle ipotesi il Cavaliere, vinto dalla paura, diventa un soldato mercenario, in balìa o al soldo di chi offre maggiori sicurezze e il Re può solo affrontare l’esilio;  ma sia il Re che il Cavaliere ne escono sconfitti, fragili e smarriti, impossibilitati ad esprimersi e ad affermarsi. Marte diventa uno dei milioni di soldati tutti uguali, che segue la corrente, come un’armatura vuota a cui manca la parte migliore di sé, la dedizione ad una causa. Questo passaggio di Marte in Ariete ci ha certamente obbligati ad affrontare le nostre paure e a viverle in prima persona, rappresentando l’Ariete proprio la personalità egoica e individualistica. Se il periodo ci ha trovati in contatto col nostro Sole – Re, allora facilmente la personalità si è dimostrata un buon cavaliere, leale e fiero del suo servizio, altrimenti, sconnessi dal nostro IO solare, siamo stati prevaricati dalle paure sentendoci incapaci di affrontare le difficoltà che si presentavano e, al massimo ci siamo barricati in una difesa strenua quanto inefficace. Se devo sintetizzare il messaggio di Marte in Ariete posso affermare che si tratta di una richiesta di coraggio. Al solito ci sono differenti vibrazioni nei valori dei pianeti e mi sembra logico pensare che la vibrazione più alta di Marte in Ariete sia il coraggio, quello che viene dal cuore, in quanto si nutre della dedizione ad una causa, alla quale ci si è votati e grazie alla quale ogni pericolo può essere affrontato perché ci si sente invincibili. La vibrazione media può essere adoperarsi per il proprio ruolo senza troppa enfasi, tanto per dire, rispondo alle richieste dell’IO senza infamia e senza lode. E poi c’è la terza possibilità, sto nelle retrovie sperando di non essere notato e aspetto la fine dei giochi. Ecco le modalità di questo pianeta, possiamo passare dall’eroe impavido, all’esecutore imbelle. A causa della situazione complessa in cui questo particolare anno ci trova, non possiamo negare di essere stati confrontati pesantemente con questi temi. Possiamo anche polemizzare dicendo che in un momento così complesso, con tre pianeti in Capricorno, la sosta di Marte in Ariete è stata il colpo di grazia. Ma una volta tanto guardiamolo proprio come se di grazia si trattasse. Se la congiunzione Saturno – Plutone parla di strutture, convinzioni, situazioni (Saturno) da cui emergono le ombre plutoniche con le quali confrontarsi, al fine di essere rigenerate, purificate (Plutone), l’apporto di Marte sono le paure che si manifestano in questo contesto. Per citare Payeur nel definire il principio positivo di Marte, dunque lo stato di grazia: “non si tratta di una guerra di distruzione che cerchi di soddisfare degli istinti bellicosi, bensì di una guerra costruttiva che annichilisca l’azione delle forze negative dell’involuzione”. Questa è la consegna, la vera missione del Marte in Ariete. Mai come in questa Luna lo scopo di Marte si avverte in profondità, essendo la natura in fase di trasmutazione sotterranea.

Questa lunazione ci offre grandi possibilità di ripartenza, ricordandoci che siamo semi in grado di rigenerarci, ma non dobbiamo temere il processo di purificazione che è necessario a tal fine. Marte dal canto suo continua a proporre il mito dell’eroe impavido che si dedica senza risparmiarsi ad aprire i varchi laddove è necessario, però bisogna credere in sé stessi e lasciare fluire l’energia senza creare ingorghi. Certo le difficoltà non mancano, Marte non ha appoggi da altri pianeti, può soltanto combattere ad oltranza, attingendo l’energia dalla propria vocazione da cui si sentirà sempre ricaricare, in attesa di passare al segno del Toro dove potrà godersi il riposo del guerriero. Possiamo davvero usare questo mese lunare per fare come l’araba fenice che si lascia purificare dal fuoco (Marte) per poi risorgere dalle proprie ceneri. Il pianeta Mercurio in Scorpione, in opposizione a Urano minaccia e consente grandi aperture mentali, ma solo a chi osa affrontare la strada del rinnovamento; non aspettiamoci aiuti, restiamo attenti e vigili perché siamo assolutamente in grado di cogliere i messaggi; forse non saranno i messaggi che ci aspettiamo o forse saranno messaggi rivoluzionari ma, sono quelli adatti allo scopo. È una Luna straordinaria, dove troviamo il Sole e Giove in trasparenza, Mercurio in esaltazione, Venere, Marte, Saturno e Nettuno in domicilio a conferma di una situazione straordinaria, sia nelle prove che nelle possibilità. A noi la capacità di cogliere l’attimo e sintonizzare il nostro Sole, al nostro Marte, per  una apertura di coscienza individuale, che possa essere di grande contributo al collettivo.

Maria Filippone, 14 Novembre 2020
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