Ottbre 2015
Negli ultimi mesi, mi capita di frequente di vedere persone con problemi ai piedi, alle caviglie o al tallone o al collo del piede, oppure che inciampano o che cadono. In termini astrologici non potevo non esserne incuriosita ed ho provato ad indagare, a rifletterci un po’ su. In astrologia i piedi sono rappresentati dai Pesci e, ormai da un paio d’anni, Nettuno occupa la prima decade dei Pesci. Nettuno è a casa sua in questo segno, dunque si esprime al meglio di sé. E allora? Esprimersi al meglio vuol dire far inciampare? Forse sì, forse vuole essere riconosciuto ed usa questi strani metodi per farlo. E se diciamo strani, parliamo già la lingua di Nettuno. Esso infatti è il pianeta dello straordinario. Il primo pensiero è che Nettuno inclini con molta facilità alla distrazione perché induce a fantasticare o, per meglio dirlo, in termini nettuniani, induce ad avere la testa tra le nuvole, cosicché stare coi piedi per terra risulta difficile. Ma a che scopo? Facilmente allo scopo di cambiare, di facilitare il cambiamento che è il suo credo. Bene, abbiamo appurato che dovremmo, dobbiamo cambiare, ma a che serve? E perché cambiare inciampando di qua e di là? La spinta nettuniana al cambiamento ha come obiettivo condurci ad andare oltre, molto semplicemente. Ma oltre è un termine vago e generico, certo ed anche Nettuno lo è, oltre ad essere uno specialista nell’essere poco chiaro. Lui, questo mago dell’illusione, ci vuole spingere a trascendere, la cui etimologia appunto è trans = oltre e scandère = salire, dunque salire al di sopra. Allora che ci faccia inciampare può anche essere la strada per iniziare a salire, salire sopra gli ostacoli che affiorano sulla nostra strada, può già essere una interpretazione plausibile. Aggiungo ancora che Nettuno ha attinenza con il ballo e con il nuoto, con il movimento fluido e leggero in cui ci si affida e si stacca il mentale per lasciarsi trasportare da un sentire diverso, un sentire in cui ci si affida, alla musica, alla corrente e comunque ad un collegamento olistico con il circostante. E quando questo viene a mancare, ecco che si inciampa, si cade o ci si sente confusi ed ansiosi, anche questi aggettivi nettuniani. Infatti chi non è caduto fisicamente, spesso è “caduto” in uno stato di ansia o di confusione che lo fa sentire non in equilibrio con il circostante. Un modo di dire che rende bene l’idea è “cadere in uno stato di prostrazione” ed ancora ci aiuta il significato della parola prostrazione che deriva dal latino prosternere e che significa stendere al suolo, gettare a terra. Il messaggio di Nettuno nei Pesci, non possiamo dire che sia chiaro e forte, perché Nettuno è tutto fuorché chiaro e i Pesci sono tutto fuorché forti. Dunque ci stiamo confrontando con due valori simili, con un’energia (Nettuno) che si fonde e interagisce con un terreno – segno (Pesci) della sua stessa natura. Cangiante e mutevole è Nettuno ed altrettanto indefiniti e fluidi sono i Pesci, perciò è praticamente impossibile astenersi dal contagio, una parola che, neanche a farlo apposta si associa ancora una volta al nostro Nettuno. Allora non potremo far altro che essere contagiati e, poiché ognuno di noi ha sviluppato i propri “anticorpi”, fisici ed emotivi ecco che, ognuno sarà contagiato od intaccato dai propri “agenti patogeni esterni” o per dirla con un eufemismo, dovremo confrontarci ed affrontare i nostri fantasmi, ognuno i propri. Ma, dall’esterno, potremo continuare a vedere qualcuno con la caviglia gonfia, qualcuno con la stampella e qualcuno che zoppica, ovviamente senza poter capire quale ostacolo avrebbe dovuto superare la persona in questione o con quale fantasma avrebbe dovuto confrontarsi invece di cadere. Da parte nostra, se abbiamo la fortuna di avere le due gambe ben salde sui piedi, sforziamoci di procedere con leggerezza e fluidità nel nostro cammino quotidiano, almeno permetteremo a Nettuno di esprimere, attraverso di noi, la sua naturale tendenza a nuotare o a ballare anziché camminare pesantemente sul suolo coi nostri piedi che, per essere in armonia, dovranno seguire la testa, ed andare per aria! Qualora invece, non avessimo intenzione di accettare il cambiamento e volessimo continuare a camminare pesantemente, forse potrebbe capitare anche a noi di inciampare!
M.F.