Relazione presentata alla
Decima Giornata di Studi di Astrologia Morpurghiana
24 settembre 2016 – Milano presso Una Hotel Tocq
bello è stato!!!!
Saturno il Censore o Guida Interiore?
di Laura Bottagisio
” Ho impiegato molti anni a farmi amico Saturno!
Il primo vero incontro con lui l’ho avuto a trent’anni quando si è ‘riappropriato’ per la prima volta della sua posizione natale dove vi si trova in un punto davvero strategico per la mobilitazione di antiche ferite da dover risanare! E’ solo ora, dopo il suo secondo passaggio, che ho stabilito con lui un rapporto di vera fiducia e fluidità. Questo mi ha invogliato a parlare di lui, o meglio, a elaborare più in profondità la sua funzione e la sua azione.
Ogniqualvolta Saturno pianeta della Forma, transita in Sagittario, si trova a dover fare i conti con Giove, e soprattutto con Nettuno pianeta che invece la forma la dissolve e che proprio in Sagittario fa la sua prima apparizione nella ruota dello Zodiaco A Maschile. Ogni trent’anni circa Saturno arriva in questo territorio nettuniano, dove si scrolla di dosso un po’ del peso accumulato e smaltisce qualche sovrastruttura che nel frattempo ha costruito. Non si preoccupa troppo di dover venire a patti con questa forza dissolvente che lo ammorbidisce e gli fa perdere un po’ del suo smalto di rigido conservatore, poiché ben sa che dopo due anni entra in Capricorno, suo regno, dove governa incontrastato e dove riprende le redini e il controllo. Così è successo nel transito precedente e succederà nel prossimo tra circa trent’anni. Questa volta, però, entrando in Sagittario qualcosa di particolarmente inconsueto lo attendeva….l’incontro diretto, o lo scontro, proprio con Nettuno che, tornato in Pesci dopo 160 anni, pazientemente era in attesa di questo evento epocale. Ed è ‘epocale’ poiché crea la piattaforma necessaria di movimenti planetari atti a stimolare il totale ribaltamento di concetti e credenze che hanno governato finora in questa nostra era di natura patriarcale e alla quale sembra, a passi felpati, subentrarne una nuova, poeticamente femminile che vuole pian piano consolidare il principio di unità. Passare dalla dualità all’unità è il compito che ora ci aspetta.
Questa relazione è un tentativo di far luce su ciò che significa e sulle conseguenti implicazioni, è la continuazione logica di un lavoro sulla croce dei segni mobili che ho presentato al X congresso di Studi Astrologici di Lisa Morpurgo nel 1989 a Verona. Anche in quello studio Saturno emerge quale fattore importante della dinamica dei segni mobili, dinamica che parla di come il movimento in un certo spazio sia origine di un certo tempo.
Lo spunto iniziale l’ho avuto sfogliando distrattamente il numero di febbraio della rivista femminile Elle mentre aspettavo il mio turno in un centro estetico. Sulla stessa rivista comparivano due immagini pubblicitarie all’apparenza molto simili, all’interno di due diversi servizi fotografici. Ben sappiamo che la pubblicità è uno specchio dei tempi e trae ispirazione dalle direttive dell’inconscio collettivo, le due immagini mi stavano dando un importante messaggio sui cambiamenti in atto.
Entrambe armoniose, colori identici, a uno sguardo più attento descrivono perfettamente l’archetipo saturnino, prima e dopo il suo passaggio in Sagittario.
La prima foto rappresenta la forma ben impostata, tutto è perfetto, nulla è lasciato al caso, la donna siede su una massiccia panca di legno e lo sguardo è fermo e diretto. Unico elemento che lascia intravedere un possibile ‘traballamento’ è il tacco alto e sottile su cui appoggia il piede, e sembra fare da perno a tutta l’immagine. Nella seconda foto, il dopo, il vestito è a brandelli e il vento scompone la figura. Il punto di appoggio non è più la panca ma i piedi stessi che sostengono in duttile equilibrio. Lo sguardo è alla ricerca di nuovi spazi e rivolto verso il sole che illumina il viso. La forma si è liberata!
Entrando in Sagittario a novembre del 2015, Saturno si è trovato a dover dialogare con la forza dissolvente di Nettuno che dai Pesci mette in discussione la sua solidità per effetto della quadratura, attiva più o meno al grado, fino a settembre del 2016. Chi è Saturno? Quale Essenza rappresenta?
Ultimo dei sette pianeti che si possono vedere nel cielo notturno, esso fa da tramite tra il visibile e l’invisibile, è la Porta attraverso cui l’energia si addensa ed entra nella dimensione temporale. Per poter apparire, l’energia deve assumere una forma che le si cuce addosso come un vestito e le conferisce il limite entro il quale poter rendersi visibile, il rivestirsi di una specifica forma solida dà automaticamente inizio al suo ciclo di manifestazione e del conseguente decadimento. Il glifo di Saturno ben rappresenta questo processo in cui l’eterico si trasforma in materico, la croce che sovrasta è l’entrata nella materia, il ricciolo sottostante è la curvatura temporale in cui ogni forma deve fluire. Ogni processo vitale non è che lo svolgersi della ritmica ciclicità che governa il mondo della Forma, ed è proprio la forma che ci dà il senso del limite poiché l’informe limiti non ha. In questo intimo e misterioso passaggio in cui l’energia assume una precisa identità, la forma solida che ne deriva necessita di avere un nome per poter esistere, la frequenza energetica diventa suono che viene agevolmente riprodotto in un tempo. Il nostro nome parla di noi, di chi siamo, ci identifica e crea il limite del nostro essere qui.
È su questo senso del limite, assolutamente necessario per poter esistere nel mondo della forma, che l’Umanità ha edificato un sistema di credenze e regolamentazioni che ha soffocato, ostacolato il vero processo creativo che sottosta all’evoluzione individuale e collettiva, un sistema che ora sta collassando senza possibilità di recupero. La chiave astrologica per comprendere questa grande trasformazione in atto è proprio la quadratura tra Saturno in Sagittario e Nettuno in Pesci che insieme a tutti gli altri moti planetari, ben ne descrive le cause e le modalità. Saturno signore della Forma e del Tempo, crea la rete, sorta di matrix in cui fissare l’energia, Nettuno forza che dissolve la materia e la riporta nel non-tempo, ne scioglie i nodi e libera l’energia dalle linee direttive dell’impalcatura che la contiene e la sostiene.
Secondo lo schema di Lisa Morpurgo, Saturno- contrazione e Nettuno- dilatazione si trovano insieme in Aquario (Saturno domicilio secondario, Nettuno esaltazione) e in Bilancia (Saturno esaltazione A, Nettuno esaltazione B). I due pianeti condividono lo stesso spazio zodiacale e in questi due segni d’Aria operano insieme per unificare le due dimensionalità spazio-temporali agevolandone lo scambio in quanto mondi di differente frequenza vibratoria. Gli stati vacui nettuniani dell’essere diventano materici grazie alla poderosa attività saturnina, costante forza aggregante che nello Zodiaco subito si palesa in Toro, sua esaltazione B, ad affermare quanto sia importante e necessaria la sua azione per l’avvicendarsi degli eventi terreni; e d’altro canto la forma evolvendosi rilascia potenziale energetico che rientra nella vacuità, dove per vacuità si intende il Vuoto generativo della fisica quantistica, “il Vuoto è una struttura da cui poi emergerà lo spazio/tempo, quindi è un oggetto capace di interagire con tutti i corpi, questo significa che nessun corpo è isolato, lo si può isolare dagli altri corpi ma non dal Vuoto quantistico” Emilio del Giudice. Se prima l’Umanità non era in grado di percepire questo passaggio ora, grazie ai paradigmi della nuova fisica possiamo comprenderlo e sperimentarlo anche dentro di noi nel momento in cui ne diventiamo gli osservatori.
Nel precedente transito in Pesci, Nettuno si era svelato solo da una decina di anni, in quel momento la coscienza dell’uomo era ancora assopita e non in grado di integrarlo. Solo pochi eletti erano in grado di passare consapevolmente da uno spazio/tempo all’altro. È il caso di Charles Leadbeater, vescovo anglicano nato qualche mese prima l’entrata di Nettuno in Pesci e vissuto nella seconda metà dell’ottocento, a lui vengono riconosciute doti e conoscenze particolari descritte come “abilità di percepire le vibrazioni del più alto stato della materia immediatamente superiore a quello fisico”, che lui divulga nel suo libro ‘Il Lato Nascosto delle Cose’.
Charles Leadbeater, vescovo anglicano
Il TN di Leadbeater presenta Nettuno agli ultimi gradi di Aquario completamente ‘accorpato’ a Sole e Mercurio che a lui così strettamente congiunti, non possono far altro che assecondare lo spirito dissolvente da cui sono costantemente nutriti. Saturno fa parte anch’esso di questo allineamento ma si trova ai primi gradi di Pesci dove sono presenti anche i due pianeti femminili Luna e Venere. Il tutto solleticato da Giove in Gemelli all’Ascendente. La croce dei segni mobili è ben attivata, Saturno- contrazione e Nettuno- dilatazione si scambiano i domicilii e quasi tutte le forze planetarie indugiano nell’ultimo quadrante, che racconta le tappe della forma nel suo iter verso la dissolvenza e l’entrata in altre dimensioni. Unico elemento che crea coesione è Marte in Capricorno a cui Saturno delega la funzione di connotare e attribuire i limiti per l’identificazione. Per vivere appieno le potenzialità di questo Tema Natale diventa necessario lasciarsi attraversare da frequenze spazio/temporali dilatate, addensarle nella materia e, grazie a Marte, farsi portatori e testimoni del ‘lato nascosto delle cose’! La dialettica tra le due dimensionalità crea l’evidenza di un sentito.
In ogni istante siamo immersi nel mare di onde dalle diverse frequenze, esse ci attraversano e ci compenetrano, ora stiamo imparando a usare il nostro cervello come una rice-trasmittente e a sintonizzarci sulla frequenza che più desideriamo, possiamo quindi attraversare livelli dimensionali di frequenze diverse e attivare differenti stati interiori. Ovviamente cambia anche la percezione del tempo e della realtà, l’inconscio nettuniano si sta trasformando in coscienza di unità e al tempo stesso la valenza saturnina sta acquisendo flessibilità. È sempre la straordinaria quadratura Saturno Sagittario/Nettuno Pesci che racconta questa storia. Saturno il Censore, si sta adoprando per ampliare i limiti da lui stesso adottati con cotanta imperiosa autorità poiché comprende che essi non sono più idonei per affrontare il nuovo divenire, come dire che la paura al cambiamento che finora ha censurato la nostra libertà espressiva sta trasformandosi in lecito desiderio di sperimentare la realtà terrena secondo la Legge evolutiva che sottostà alla Vita, senza attaccamenti ma in presenza.
È stato W.O. Schumann, fisico tedesco, il primo a dimostrare scientificamente la presenza di frequenze estremamente basse del campo elettromagnetico terrestre, la cui media di 7,58 hertz è conosciuta come ‘risonanza di Schumann’.
Nel tema natale di Schumann è evidentissima l’opposizione tra Gemelli e Sagittario, l’altro braccio della croce mobile, ulteriormente stimolata dalla Luna transitante in Vergine. Il Sole in Toro è accorpato al grado con Nettuno, entrambi congiunti a Plutone in Gemelli che spettacolare congiunzione! Sono opposti a Giove in Sagittario e tutti formano aspetto positivo con Saturno in Leone, come se il ritmo vitale del cuore e il ritmo dell’universo dovessero battere all’unisono e trovare il giusto accordo da poter far risuonare nella materia! Ed è questo a cui Schumann ha dato voce grazie alle sue ricerche.
Noi esseri umani, in quanto abitanti di questo pianeta, per essere in uno stato di benessere psicofisico dovremmo sintonizzare la frequenza del nostro campo elettromagnetico personale a quello della Terra. Il più delle volte non riusciamo a mantenerci in quella risonanza perché ‘non ci usiamo correttamente’, ossia non sintonizziamo le nostre onde cerebrali a quella vibrazione ma indugiamo nella frequenza mentale, le onde beta che vibrano dai 14 ai 30 hertz, precludendoci la possibilità di accedere allo spazio animico nettuniano che opera secondo vibrazioni che si avvicinano, e oltrepassano, quelle del ritmo della Terra. La chiave di volta è Saturno che, quale ago della bilancia tra l’eterico e il materico, ora cambia abito, si toglie le vesti di censore giudicante che opera sul senso di colpa e del sacrificio per indossare quelli della guida che ci inoltra verso spazi più vasti, non più nei limiti di attaccamenti ma in completa presenza della nostra guida interiore, osservatori di noi stessi.
E osservatore di se stesso è Kary Banks Mullis, scienziato premio nobel nel 1993, che nel suo libro ‘Ballando nudi nel campo della mente’ descrive il percorso interiore che lo ha condotto oltre le barriere della mente, in mondi in cui l’abituale attività mentale non può sussistere. Il suo TN presenta la quadratura Saturno/Nettuno tra Cancro e Bilancia tipica di quella generazione, accompagnata dalla congiunzione Marte/Mercurio in Sagittario sui gradi di Nettuno al quadrato di Giove in Vergine. Viene perfettamente rispettato lo stimolo a sperimentare la dissoluzione del tempo e dello spazio cambiando la frequenza neuronale. Venere in Aquario assolve il compito di trasmutatore delle differenti frequenze magnetiche e si pone tra le due onde del glifo a indicare che ‘come sopra così sotto’. Interessante questo costante dialogo tra Venere Saturno e Nettuno!
Cambiare frequenza significa spostarsi in un altro spazio dimensionale e quindi accedere a una temporalità calcolata con altri paradigmi. Le onde vibrazionali di recentissima scoperta lo comprovano. Onde Gravitazionali Scoperta e Annuncio
È stata la collisione tra due buchi neri avvenuta un miliardo di anni fa a provocare il primo segnale delle onde gravitazionali, mai scoperto prima ma già ipotizzato da Einstein attraverso calcoli matematici. Così le descrive l’astrofisica Giuliana Conforto: “Le onde gravitazionali sono porte aperte su un nuovo universo e su una nuova mente umana. Le possiamo aprire e scoprire un panorama di straordinaria unità”, e ancora “Un’onda gravitazionale è in pratica un’increspatura nel tessuto dello spazio, quando si getta un sasso nell’acqua che si producono increspature sull’acqua, in questo caso si producono nello spazio. La gravità deforma e curva il tessuto nello spazio, quindi il Sole deforma lo spazio e fa orbitare la Terra come se ruotasse in una vallata, e lo spazio è come fosse su un tappeto elastico. Se si hanno due buchi neri vicini si genera un movimento continuo di increspature nel tessuto dello spazio: quelle sono le onde gravitazionali. Quando le increspature delle onde attraversano qualcosa, questa cosa si dilaterà e si comprimerà, e dato che noi siamo parte del tessuto del tempo, anche noi ci dilatiamo e ci comprimiamo assieme alle increspature dello spazio/tempo!” Che straordinaria scoperta! Dilatazione e compressione sono due parole chiave per descrivere la modalità di azione di Nettuno e Saturno!
Dopo una breve retrogradazione in Scorpione, Saturno rientra in Sagittario per restarvi definitivamente e da lì a pochi giorni viene scoperto il segnale delle onde gravitazionali, prova evidente della loro esistenza. La successiva quadratura con Nettuno, che permane sino a settembre 2016, dà opportunità di sciogliere le barriere del‘tempo inscatolato’ e spiana la via verso una nuova percezione del tempo.
Eddy Seferian nato il 24 ottobre 1927 a Milano
Saturno in Sagittario si ritrova anche nel tema natale di Eddy Seferian, scrittore e spiritualista, autore di ‘La Grande Opera’ testo pubblicato nel 2006, recensito quale cronaca dell’evoluzione dell’Umanità e del Pianeta, e descrive come sviluppare una nuova dimensione di coscienza grazie all’attivazione delle Rete di Nuclei Filosofali sui Piani Animici.
Il TN di Eddy Seferian presenta una certa similitudine con quello dell’annuncio della scoperta delle Onde Gravitazionali: Saturno in Sagittario trigono Urano in Ariete, Giove presente nell’asse Vergine/Pesci la cui dialettica è attivata in entrambi i temi dalla presenza di pianeti.
Vergine Sagittario e Pesci sono tre dei quattro segni della croce mobile, la cui tematica tratta di come spazio e tempo siano le due inscindibili coordinate determinate dal movimento. Ma cos’è il movimento? Movimento è vita, nulla vi è di statico nell’universo, tutto ruota attorno ad un suo perno, principio attivo che crea lo spostamento evolutivo e il continuo respiro tra visibile e invisibile, tra vita e morte…..che poi morte non è!
La Luna in Bilancia richiama quel profondo legame tra Saturno e Nettuno di morpurghiana indicazione, che fa di loro i veri artefici di questo respiro. Se nello Zodiaco AM entrambi i pianeti si presentano solo nel secondo emisfero, Saturno-B in Toro struttura e sostiene la rete su cui la Mater-Materia può solidificarsi e prendere vita, Nettuno-B ne assicura la trasformazione poiché si presenta in Bilancia primo segno della seconda metà che precede Scorpione, tappa del processo rigenerativo di ogni forma vivente. E proprio in Scorpione Mercurio compare per l’ultima volta ormai totalmente modificato nella sua funzione iniziale di metronomo che gestisce la ritmicità temporale poiché è finalmente in grado di condurre verso le frequenze idonee a una percezione più fluida, capace di cogliere ogni sfumatura della non-materia. Questa abilità fa dello Scorpione un segno dall’attitudine a vedere oltre il velo dell’apparenza, e lì in quello spazio, le idee, strutture mentali dove l’energia s’ inceppa e si attacca, non hanno più possibilità di agire e i pensieri possono muoversi fluidamente attraversando tutte le frequenze cerebrali per creare nuove visioni che possono poi divenire realtà mater-iali.
Nel TN di Eddy Seferian Sole e Mercurio in Scorpione, Luna e Marte in Bilancia creano il terreno adatto per far sì che la personalità si agganci e si ‘diluisca’ nel mare dell’energia invisibile dove tutto è possibile. In quel mare le onde nettuniane costantemente si muovono indisturbate, ma quando le osserviamo diventano particelle, assumono un’individualità attraverso una focalizzazione saturnina che le identifica.
Nella relazione sui pianeti lenti che Fiorella Bonolis ha presentato al congresso della Scuola Morpurgo svoltosi a Varese nel 1983 si legge “Sembra che i tre pianeti Saturno Urano e Nettuno non possono essere mai lasciati soli e che quindi queste tre funzioni siano obbligate a marciare insieme…..”. Ed ecco allora comparire sulla scena zodiacale il trigono tra Saturno in Sagittario e Urano in Ariete, splendida accelerazione del tempo che nasce dal fuoco innovativo di Urano in Ariete, attivo da qualche anno e ormai insinuato in ogni cosa. Questo trigono presente con le varie retrogradazioni dal 24 dicembre 2016 a novembre 2017, come una scintilla darà il via alla nuova, inedita e ancora non comprovata identità che ciascuno di noi ha cominciato a elaborare affrancandosi da ogni ‘pre-’. Ogni cosa predetta, precostituita, pregiudicata, prevista e prevedibile riporterebbe inevitabilmente a quel passato in cui Saturno era definito il signore del Karma, o più semplicemente il Censore dalla mannaia facile! L’incontro dapprima con Nettuno e poi con Urano porge a Saturno una nuova chiave di lettura del tempo e delle dimensioni più sottili.
Saturno, che in un mondo basato sul concetto di limite rappresenta colui che censura ogni tentativo di affrancarsi da uno status quo, giudice dall’insindacabile verdetto o autorità che punisce secondo dogmi incatenanti dettati da un dio castigatore, va destrutturandosi per divenire un’energia d’amore e interpretare la parte più nobile dell’uomo, la guida luminosa interiore che indica la via focalizzandosi nell’integrità individuale, in piena sintonia con il rivoluzionario spirito uraniano e lo slancio nettuniano verso più vasti orizzonti. Il pensiero diventa così azione diretta, vita in movimento che by-passa la mente a volte troppo attiva.
Nel frattempo, in attesa di questa fioritura, potremmo creare un nuovo glifo planetario unendone due per suggellare il patto definitivo tra Saturno e Nettuno.
Laura Bottagisio, 24 settembre 2016