La settimana inizia con il potente novilunio in Bilancia, segno governato da Venere e Saturno. Questo abbraccio tra Sole e Luna avviene a 22° 32′  e va a  determinare il tipo di accelerazione con cui nell’immediato presente andremo a operare. Il tempo nella nostra realtà tridimensionale è stato finora governato da Saturno-Cronos che lo ha suddiviso in passato, presente, futuro e in cui è stato necessario operare secondo una base logica e razionale.
Ora, però, la vibrazione di Saturno si sta velocemente trasformando  poiché, nel momento stesso in cui all’inizio di ottobre  è passato dalla Bilancia allo Scorpione, ha incontrato Nettuno in Pesci che da tempo lo stava amorevolmente aspettando per modificarne un aspetto della sua funzionalità.

Nettuno con la sua ampia energia che apre ad una dimensione più cosmica, sta avvolgendo Saturno e lo sta accompagnando verso una visione dello spazio/tempo diversa e nuova per lui. Saturno sta quindi trasformando la sua veste e la sua essenza,  non sarà più colui che ‘divora’ il tempo, ma colui che consapevolmente saprà trasportarci dallo spazio-tempo tridimensionale alla multidimensionalità, e mentre in questi due anni transita in Scorpione, il nostro Saturno interiore ci suggerirà che esistono molte realtà temporali e che potremo consapevolmente passare da una linea temporale ad un’altra.

Come descritto alla fine dell’articolo precedente, questo novilunio pone in evidenza Saturno, e il grado in cui si forma ne descrive perfettamente la trasformazione. L’immagine dei gradi sabiani collegata a questo grado è la seguente:

LA VOCE DEL GALLO ANNUNCIA IL SORGERE DEL SOLE.
“Il gallo che canta non appena le prime luci dell’alba appaiono all’orizzonte orientale è un bellissimo simbolo dell’abilità, dimostrata da tutti i pionieri e da tutti gli individui che sono in armonia con il ritmo del cosmo, di dare voce a ciò che ancora non è manifesto ma che lo sta diventando. A livello dell’io, il gallo può avere la sensazione di far sorgere il sole ma un giorno o l’altro imparerà attraverso penose esperienze che creare è soltanto rivelare ciò che essenzialmente E’. Si tratta del chiaro riconoscimento di ciò che è ancora sconosciuto nel conosciuto.”      D.Rudhyar – Il Ciclo delle Trasformazioni.