La Luna è l’espressione dei bisogni, come dico sempre ed è il catalizzatore sul quale confluiscono i desideri da appagare, assolutamente. Ecco l’aggettivo adatto al Novilunio in Leone, assolutamente. Dunque partendo da dinamiche lunari (bisogni e desideri), la congiunzione del Sole, ne permette la realizzazione. Proprio così, solo l’energia vivifica del Sole può consentire alla passività lunare di uscire allo scoperto. Ci troviamo nel momento in cui il Sole è alla massima potenza, dunque il momento in cui l’energia si diffonde con forza, è il caso di dirlo, in tutto il suo splendore! Giovedì 28 luglio, alle 19,58 ora italiana i due luminari si sono incontrati nel segno di massima espressione solare. Che grande opportunità ci viene offerta! Se i nostri desideri si chiariscono per essere visti nella luce migliore possibile, non è forse una grazia?
Quando sappiamo con chiarezza cosa ci fa stare bene, possiamo mettere in atto l’energia necessaria per ottenerlo. Sole e Luna a braccetto nel segno del Leone, ed ecco la spinta in atto verso l’esterno, per esprimerci al meglio. La Luna in Leone, desidera solo il meglio per sé e il Sole in Leone può fare l’investitura necessaria, in quanto si trova nella sua sede di massima dignità. A questo punto vorrei poter prevedere solo cose eccezionali per tutti, in questa Luna Nuova, ma non è in mio potere farlo. Posso però ipotizzare che ciascuno darà il meglio di sé e questa può essere cosa buona o no, dipende. Da cosa? Da quello che abbiamo coltivato. La grande possibilità è quella di poter vedere, perché la luce (Sole) illumina le ombre (Luna), per fugarle o per dar loro ulteriore potere. E, personalmente ritengo questa, una cosa totalmente positiva. Immagino che sapere cosa non vada in me, mi dia la facoltà di correre ai ripari, fosse anche sapere che soffro di ulcera, mi può consentire di rivolgermi a qualcuno, di competente, per avere la cura appropriata. Ovviamente, devo avere il coraggio di guardare le ombre illuminate dal Sole, per poterle guarire. Sembra banale aggiungere che, il segno del Leone riguarda proprio il cuore, da cui deriva la parola coraggio.
Le indicazioni affinché il coraggio sia alla nostra portata, ci vengono dal trigono di Giove, dunque dalla fiducia di potercela fare, in quanto scintille divine incarnate. Sono tempi di “fuoco”, tempi magnifici e terribili. Siamo sollecitati ad essere anziché apparire, agire anziché essere agiti, riflettere all’esterno il meglio di noi, anziché essere lo specchio del peggio degli altri, sono scelte da farsi e da supportare con temerarietà leonina. In tutto questo cammino individuale, non mancano i monti da valicare: gli ideali feriti, le sicurezze ormai perdute, la spiritualità ridotta a brandelli da dogmi e convenienze, le strutture sgretolate da opportunismo e mancanza di solidarietà e ancora la rabbia da impotenza repressa… Il cammino è impervio ma la meta di grande spessore. Non mi dilungo sulla situazione attuale, che è sotto gli occhi di tutti ma, come dice una mia grande amica, è lo sguardo con cui osservi che fa la differenza. E non parlo del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto ma di fango o dignità.
Oggettivamente è tutto molto complesso ma, ripeto, la posta è alta ed è siamo o non siamo figli di una scintilla divina a cui dobbiamo ritornare. A questo servirà Giove Ariete che, unito alla presenza di Chirone, il grande guaritore, andranno ad amplificare le nostre paure personali, per indurci, senza indugio, ad affrontarle, in modo che ci sia definitivamente chiaro, che siamo anche altra cosa. È una Luna esplosiva a cui farà difetto il ragionamento, del resto, quando la casa brucia mi devo preoccupare di spegnere il fuoco e non di riflettere sul da farsi. I due luminari, uniti dal sacro fuoco interiore conducono verso risvegli di grande portata, attraverso il quale ci sarà palese che siamo co – creatori di noi stessi e non semplici contenitori inermi.
Maria Filippone, 29 Luglio 2022
mariafil@libero.it